Anello dei Campelli e Zuccone Campelli
Pinnacoli, guglie e creste di roccia calcarea ma anche verdi pascoli che addolciscono e rasserenano l’escursione, l’Anello dei Campelli è un variegato percorso circolare alla scoperta dello Zuccone Campelli, massiccio montuoso caratterizzato a occidente da imponenti pareti e ad oriente da infinite distese pascolive che volgono verso i Piani di Artavaggio.
Un lungo ma appagante anello escursionistico, arricchito dall’emozionante passaggio lungo il Sentiero degli Stradini, un percorso attrezzato in quota che collega il rifugio Lecco alla Casera Campelli ed ai Piani di Artavaggio, ma anche dall’attraversamento della Valle dei Mughi, dove non sarà difficile perdersi nel brulicare di piante di pini mugo.
Descrizione del percorso
Non resta altro che mettersi in cammino! Lasciata l’autovettura nell’ampio piazzale dei Piani di Ceresola in Valtorta, inforchiamo la comoda strada asfaltata che sale verso i piani di Bobbio; le indicazioni da seguire sono quelle per il rifugio Lecco.
Possiamo seguire fedelmente la strada, che in seguito diviene sterrata, oppure, dopo i primi tornanti, abbandonarla per proseguire “dritto per dritto” lungo la traccia di sentiero che attraversa quella che d’inverno si trasforma in una soleggiata pista da sci. Alle nostre spalle, ci fa compagnia l’occhio vigile del Pizzo Tre Signori.
Dopo mezz’ora abbondante di cammino, ecco raggiunti i verdi pascoli dei piani di Bobbio. Cerchiamo di non perdere quota verso le strutture dei Piani di Bobbio e, restando a monte della seggiovia, proseguiamo sino al rifugio Lecco, ormai bel visibile davanti al nostro procedere.
In corrispondenza delle indicazioni sentieristiche presenti davanti al Rifugio Lecco, imbocchiamo a destra il sentiero che sale all’evidente bocchetta oltre la quale comincia il lungo traversone del Sentiero degli Stradini.
Proseguiamo lungo questo panoramico sentiero che alterna lievi saliscendi passando sotto le guglie rocciose dello Zucco Pesciola, quest’ultimo raggiungibile attraverso una ferrata che si attacca poco dopo aver lasciato la bocchetta. Il lungo tratto che volge verso i Piani di Artavaggio non è mai troppo impegnativo ma occorre sempre prestare attenzione soprattutto nei brevi tratti esposti assicurati da un cavo metallico che è possibile utilizzare come passamano.
Dopo circa un’ora abbondante di cammino, il Sentiero degli Stradini, che ricalca fedelmente il percorso della D.O.L. (Dorsale Orobica Lecchese) placa il suo effetto adrenalinico nell’ampia conca pascoliva nella quale è adagiata la Casera Campelli. Oltrepassata quest’ultima, in corrispondenza delle indicazioni sentieristiche, pieghiamo nettamente a sinistra e risaliamo sino ad intercettare la via normale di salita allo Zuccone Campelli.
Lasciato a destra un piccolo specchio d’acqua nel quale si riflette il lontano Pizzo Tre Signori, fiancheggiamo la bella baita posta sull’altura a sinistra e proseguiamo verso la vetta dello Zuccone Campelli.
Pian piano il sentiero acquista pendenza e, aggirando piccoli pinnacoli rocciosi, consente di ammirare alternativamente la Valle dei Mughi, alla nostra destra, oppure la sottostante conca pascoliva che custodisce la Casera Campelli, alla nostra sinistra.
In circa 40 minuti dall’ultima baita, ecco raggiunta la dorsale rocciosa dello Zuccone Campelli oltre la quale possiamo ammirare dall’alto la conca che ospita il Rifugio Lecco ed i Piani di Bobbio. Proseguiamo verso destra sino ad un severo intaglio roccioso che con attenzione affrontiamo mediante l’utilizzo di catene e pioli; scesi verso il basso di almeno quattro metri, risaliamo dalla parte opposta aiutandoci con le mani anche in considerazione che il tratto risulta parecchio sdrucciolevole. Un ultimo sforzo, il sentiero quasi si spiana e ci introduce nel piccolo pianoro roccioso sul quale svetta la croce di vetta dello Zuccone Campelli, a quota 2161 metri di altitudine, dal quale possiamo finalmente ammirare tutto il panorama circostante.
Riprendiamo il cammino! Con attenzione percorriamo a ritroso il sentiero sino al sottostante bivio con le indicazioni per il sentiero dei Mughi, ovvero il 101 CAI, che, imboccato piegando nettamente a sinistra, ci introduce in un ambiente altamente selvaggio: la Valle dei Mughi.
Dopo almeno un’ora di cammino, ecco raggiunta la Bocchetta dei Mughi dalla quale non resterà altro che scendere sino ai Piani di Bobbio per poi percorrere a ritroso il tratto, percorso nella salita, che ci consente di far ritorno ai Piani di Ceresola in Valtorta.