Torbiere del Sebino
Ho percorso chilometri e chilometri su e giù per le cime dei monti. Oggi mi prendo una pausa a dislivello zero: il sentiero Nord e Sud delle Torbiere del Sebino, la Riserva Naturale della Regione Lombardia situata sulla sponda meridionale del Lago d’Iseo. Il percorso prende il via dal Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio, che, visitato, ci trasporta immediatamente lontano nel tempo sino alle sue origini, intorno all’anno Mille quando era solamente un’umile chiesetta; la sua travagliata storia, lunga un intero millennio, è ricca di notevoli cambiamenti, aggiunte e ristrutturazioni, passaggi di proprietà, e racconta della storia locale e di quella europea per giungere poi sino ai giorni nostri. E’ proprio dal suo sagrato che abbiamo un privilegiato punto di osservazione sull’intera area delle Torbiere. Poco più sotto, vi è uno degli ingressi principali alla riserva naturale del parco ed è proprio qui che ha inizio a nostra escursione.
Descrizione del percorso
Una sola premessa: l’ingresso all’area del parco è a pagamento. Occorre quindi munirsi di ticket al costo di un euro che è possibile acquistare presso ogni punto d’ingresso. Imbocchiamo il sentiero sud che inizia appena sotto il Monastero di San Pietro in Lamosa.
Naturalmente l’ambiente è umido ed il sentiero presenta tratti scivolosi, con punti dove l’acqua della torbiera scavalca il sentiero stesso. E’ perciò consigliato un adeguato abbigliamento e, soprattutto, idonei scarponcini. Proseguiamo sempre su sentiero pianeggiante, sino al primo bivio ove si piega a sinistra verso la traccia centrale che attraversa l’area della torbiera. Proseguendo diritti avremmo invece allungato il percorso ad anello che ci avrebbe permesso di fiancheggiare la zona Lametta. Il passaggio lungo la traccia centrale è davvero una full-immersion nella torbiera: l’ambiente è caratterizzato da ninfee e canneti che adornano gli scorci di quest’area denominata Lama; passando su ponticelli stabili e camminamenti in legno un po’ meno saldi, ma comunque sicuri, non sarà difficile scorgere alcune delle specie animali che vivono nel parco. Oltrepassata l’area centrale giungiamo quindi presso un altro degli ingressi principali all’area del parco, quella di Corte Franca. Pieghiamo ora a sinistra dirigendoci verso Provaglio. Il percorso riserva ancora scorci favolosi sulla zona paludosa che, in modo estroso, l’autunno, con la complicità del tramonto, colora come un esperto pittore. In breve si raggiunge nuovamente il punto di partenza, Provaglio d’Iseo.
Gallery fotografica