Monte Altissimo di Nago
Quando trovi una meta come questa, hai trovato un tesoro! L’ascesa al Monte Altissimo di Nago racchiude in sé tutto quello che cerca l’escursionista: la facilità di raggiungere la vetta, un panorama eccezionale che spazia dalla piana di Brentonico al pulpito sul lago di Garda, regalandoti all’orizzonte quel susseguirsi di vette che fanno passare la stanchezza della salita; dalle Alpi alle Dolomiti hai solo l’imbarazzo della scelta!
Ma non finisce qui! Il Monte Altissimo di Nago ospita sulla sua dolce cima anche il caldo tepore e l’ottima cucina dello storico rifugio Altissimo, dedicato, al termine del Primo Conflitto Mondiale, al patriota Damiano Chiesa. Sì, perché questi luoghi trasudano la Storia degli eventi bellici della Grande Guerra, quando il Monte Altissimo e tutto il massiccio del Baldo vennero conquistati dalle truppe del Regio Esercito Italiano ed in quel teatro montano furono realizzate trincee e mulattiere militari ancora ben oggi visibili.
Dulcis in fundo, la ricchezza e l’incredibile biodiversità che caratterizza tutto il parco del Monte Baldo, del quale fa parte anche il Monte Altissimo. Un vero e proprio Eden noto ai naturalisti di tutta Europa per varietà delle specie di piante e fiori.
Non resta che mettersi in cammino!
Descrizione del percorso
Partenza da San Giacomo di Brentonico! Lasciata l’autovettura in uno dei parcheggi difronte all’hotel San Giacomo, seguiamo le indicazioni CAI 622 procedendo verso destra su strada asfaltata; passati dietro alla graziosa chiesetta, imbocchiamo per un brevissimo tratto la mulattiera in terra battuta. Poco oltre, seguendo le indicazioni sentieristiche, imbocchiamo a sinistra il sentiero che sale ai pascoli soprastanti.
Attraversato il verde prato, proseguiamo in salita addentrandoci nella bellissima faggeta. Il sentiero sale con costante pendenza e le prime gocce di sudore cominciano a scendere dalla fronte.
Usciti dal bosco già intravediamo in alto a destra la croce che cappeggia sulla cima del Monte Campo, nostra prossima tappa.
Risaliamo i ripidi pascoli mentre tutt’attorno il panorama si apre sulla sottostante piana di Brentonico e sulle vicine cime del Monte Vignola, del Crone di Bes e, ancora più a destra, sulla nostra meta: il Monte Altissimo di Nago.
Giunti alla Malga di Campo, con breve deviazione a destra raggiungiamo l’omonima cima dalla quale il panorama si fa davvero interessante.
Torniamo alla Malga di Campo e lasciamola alle spalle seguendo le indicazioni sentieristiche poste in corrispondenza della mulattiera che proviene dal rifugio Graziani.
Il sentiero riprende a salire e, abbandonata la mulattiera, prosegue piuttosto ripido addentrandosi in una folta giungla di cirmoli. Ci troviamo sul tratto del Sentiero dei Cirmoli, in memoria di Augusto Girardelli che proprio in quei luoghi ne ha piantati almeno mezzo milione.
La salita è ripida e qualche zig-zag ci consente di raggiungere il culmine uscendo dalla folta vegetazione. Proseguiamo verso sinistra seguendo la dorsale che in questo primo tratto inasprisce ancora la sua pendenza. La fatica non dura molto e la pendenza si addolcisce consentendoci di raggiungere molto velocemente la vetta del Monte Altissimo di Nago ed il grazioso rifugio Altissimo Damiano Chiesa.
Ci troviamo a 2078 metri di altitudine. La vetta è contraddistinta dal punto trigonometrico; appena oltre, il panorama sul lago di Garda è superlativo, pare quasi sia sufficiente spiccare un piccolo salto per tuffarsi nell’intenso colore blu e azzurro delle sue acque.
Riprendiamo il cammino scendendo lungo la strada militare che, tornante dopo tornante, ci regala bellissimi scorci sul monte Baldo e sul lago di Garda.
Raggiunto il sottostante Rifugio Graziani, imbocchiamo a sinistra il sentiero CAI 633 verso Bocca di Creer. Scendiamo attraversando ampi pascoli ma, poco più sotto, teniamoci verso sinistra, ancora seguendo il segnavia CAI 633 che si addentra all’interno del bosco.
Lasciato il sentiero, proseguiamo sulla sterrata che scende a tratti abbastanza ripida e più a valle diviene sassosa e malagevole, sino a sbucare sulla strada asfaltata che in breve ci riporterà al punto di partenza.