Anello Punta Almana e Valle Inzino
Quella della Valle d’Inzino è un’escursione dai “tempi lunghi”. Innanzitutto quelli necessari all’otturatore per mutare lo scrosciante torrente Re in un muto velo setoso che accarezza le rocce. Sono poi i tempi lunghi necessari per percorrere il notevole sviluppo del percorso: oltre 11 kilometri per giungere alla Croce di Marone. Ed infine, percorsa la piccante ferratina, sono i tempi lunghi passati sulla cima della Punta Almana a contemplare non solo il percorso di salita che si snoda sulla sottostante Val d’Inzino ma, soprattutto, sulle innumerevoli vette circostanti.
Descrizione del percorso
Si parte da Inzino, poco oltre il Santuario Madonna del Castello, dove, al termine della strada ed in corrispondenza di un largo spazio, sarà possibile parcheggiare l’autovettura. Poco distante le indicazioni sentieristiche mostrano la via da seguire: il segnavia nr. 315 verso la Croce di Marone. Il sentiero, che inizialmente si presenta come una comoda mulattiera, fiancheggia per un lunghissimo tratto il fresco torrente Re che in più circostanze ci troveremo ad attraversare con facili e divertenti guadi. Seguiamo fedelmente il facile sentiero sino a raggiungere la deviazione sentieristica per la Val di Lana. Lasciata a destra questa deviazione, proseguiamo diritti lungo un successivo tratto messo in sicurezza da una staccionata in legno che si alza rispetto all’alveo del torrente. Successivamente, oltrepassato il ponticello in legno si raggiunge un tratto attrezzato con corda metallica e, quindi, la fresca fonte del “fontanino della Scaletta”. Si prosegue oltre e, risalita l’abetaia, si raggiunge il valico della Croce di Marone (3 ore dalla partenza).
L’escursione, già parecchio lunga, potrebbe avere il suo termine in questo soleggiato luogo dove, oltre ad esser presente una comoda area attrezzata per pic-nic-, vi è la possibilità di fruire dell’appoggio del caratteristico rifugio Croce di Marone.
Per raggiungere invece la Punta Almana occorre lasciare alla spalle il rifugio e piegare a sinistra lungo un breve tratto della strada asfaltata. Immediatamente dopo, seguiamo le indicazioni del sentiero 3V (bolli bianchi ed azzurri) che ci immettono lungo un’ombrosa mulattiera e poi un lungo sentiero che conduce sino al Passo Spino e, in leggera salita, alla Forcella di Sale, a quota 1108 metri. Raggiunta quest’ultima possiamo scegliere la via normale per l’ascesa alla Punta Almana oppure seguire le indicazioni per la facile ferrata (Escursionisti Esperti Attrezzati EEA) che, con alcuni brevi tratti attrezzati con cavo metallico, ci permette di raggiungere l’aerea cresta e, dopo un lungo percorso sulla dorsale, la cima della Punta Almana, a quota 1390 metri.
Per il sentiero di ritorno conviene scendere lungo il sentiero della via normale sino alla Forcella del Sale. Da quest’ultima raggiamo il Passo di Spino e, anziché prendere verso la Croce di Marone, scendiamo lungo il tortuoso sentiero della Casere, segnavia 314, che in circa due ore ci riporta al punto di partenza.