Ciaspolata ad anello sulla Cima Lemma
Parto con una velatura di nebbia che ingrigisce la città ma che ben presto svanisce dietro poche accelerate del motore. Lascio tutto alle spalle e, oltrepassato Zogno, le cime che mi attendono all’orizzonte sono già tutte contrastate da un bel cielo blu.
Descrizione del percorso
Più salgo e m’avvicino a San Simone e più fremo dalla voglia di fare quattro passi immerso nella neve. Il meteo mantiene le buone promesse.
Calzate le ciaspole agli impianti sciistici di questa frazione perennemente addobbata a cantiere edile, mi dirigo verso la baita del Camoscio per proseguire poi, fiancheggiando le piste da sci, verso la baita Belvedere, segnavia 101 CAI. Tralasciata a sinistra la deviazione per il Passo Lemma (che utilizzeremo per il rientro) raggiungo le baite Fontanini dalle quali proseguo, con lungo falsopiano con bella veduta sui monti Valegino ed Arete, sino alla conca che precede il Passo Tartano. Una breve salita a zig zag ed ecco raggiunta la croce posta sullo storico valico dove neppure le trincee, completamente sommerse dalla neve riescono a fermare le forti raffiche di vento. Una linea Cadorna che a poco (fortunatamente) era servita allora e a nulla serve oggi. Tutt’attorno è un susseguirsi di cime innevate che riflettono i tiepidi raggi del sole.
Abbandonate le ciaspole, riparto calzando i ramponi; l’ultimo tratto che sale trasversalmente il versante sud delle cime di Lemma acquista maggiore pendenza e le raffiche non mollano un attimo tanto che, a tratti, quando queste alzano fastidiosissimi cristalli di neve che vagano verso valle come proiettili, sono costretto a fermarmi. La meta è però vicinissima, rallento un poco ma finalmente la raggiungo!
Il ritorno sarà anche peggio: un continuo braccio di ferro contro l’invisibile vento scandirà la discesa dalla cima lungo la panoramica cresta della Cima Lemma, sino all’omonimo passo. Solo allora, oltrepassato il passo (segnavia 116 CAI), potrò rilassarmi al sole, affacciato sulla conca di San Simone, il Monte Cavallo ed il vicino Pegherolo. Che botep!