Ciaspolata nella Valsorda
Quella della Valsorda è una piacevole ciaspolata sui monti dell’altopiano di Borno che, complice il limitato dislivello e sviluppo, è adatta un po’ a tutte le gambe. Ciononostante, gli straordinari panorami sulla Presolana, il Pizzo Camino, la Corna San Fermo ed il Monte Altissimo nonché la magica atmosfera che regala la full-immersion tra i boschi traboccanti di neve e l’innegabile valore storico al quale la possiamo accostare, rendono questa ciaspolata un’escursione di prim’ordine.
Descrizione del percorso
La prima parte del percorso ad anello, ovvero quella che riguarda il tratto dalla Croce di Salven in Borno sino al Rifugio Lorenzini e quindi i tristi accadimenti successivi all’8 settembre ’43 che portarono all’uccisione – da parte delle Brigate Nere – di cinque partigiani rifugiatisi alla malga Pratolungo e la cattura del comandante della formazione antifascista, colonnello Ferruccio Lorenzini, è già ampliamente descritta nella relazione dedicata alla “Battaglia di Pratolungo” e quindi eviterò di ripeterla cominciando invece la descrizione dell’itinerario proprio dal Rifugio Lorenzini.
La sosta al rifugio Lorenzini e quindi la malga di Pratolungo ci permette di fare un brek per consumare il pranzo ma anche di rilassarci immersi negli estesi prati che si estendono tutt’attorno e quindi ammirare, da un lato, il versante nord–est della Presolana e, dall’altro, la facile del monte Altissimo.
Dopo la meritata pausa, riprendiamo il cammino scendendo ai margini dell’altopiano con direzione verso il Monte Altissimo, sino ad una pozza d’acqua contornata da un recinto in legno. Proseguiamo ancora un breve tratto in discesa sino alla vicinissima Malga Guccione (15 minuti da Pratolungo) per poi proseguire sempre in discesa sino alle prime indicazioni per la malga Corvino ove imboccheremo il sentiero di sinistra. Proseguiamo in falsopiano sovrastando la conca erbosa in cui si trova adagiata la malga Corvino (…eventualmente raggiungibile con una brevissima deviazione). Giunti ad un successivo bivio sentieristico, anziché proseguire a sinistra verso la Valsorda, pieghiamo a destra e con ripido sentiero perdiamo velocemente quota tra radi arbusti sino ad entrare poi nuovamente nel bosco. Poco oltre il sentiero piega verso sinistra e prosegue lungamente in falsopiano, con brevi saliscendi, sino a raggiungere la località Croce di Salven. Per tornare al punto di partenza possiamo spingerci sino alla vicina strada asfaltata oppure proseguire a sinistra al limite del bosco seguendo il sentiero che, superato un ricovero per cavalli ormai in stato d’abbandono, raggiunge infine la casa vacanze “Marco Nodari” e quindi il punto di partenza.