La conca del Calvi
Classica, superclassica e facilissima ma sempre spettacolare e con tanti scorci tutti da scoprire. La conca del Calvi non delude mai, soprattutto con la prima neve che ben contrasta coi caldi colori dell’autunno che proprio in questo periodo cominciano a farsi più intensi e gradevoli. Tutt’attorno ci sono loro, le cime che nella passata estate abbiamo risalito divertendoci e che ora, mute e già con l’abito bianco, si godono lo spettacolo sui laghi di Fregabolgia e Rotondo.
Descrizione del percorso
Itinerario classico che ha come di consueto la sua partenza poco sopra Carona, in corrispondenza del tornante, con possibilità di parcheggio, presso il quale si stacca la strada verso la frazione Pagliari. Raggiunto questo bellissimo borgo brembano, proseguiamo lungo la strada di servizio dell’Enel che con moderata pendenza oltrepassa la bella cascata di Valsambuzza e la località Dosso, sino a Prato del Lago dove la prima sosta ci consente di ammirare tutto il panorama circostante.
Riprendiamo il cammino con buona pendenza sempre percorrendo la strada che, ora più stretta, si alza sopra la verdeggiante zona del Prato del Lago. Poco oltre, allorquando il percorso diminuisce la sua pendenza, eccoci giunti alla diga di Fregabolgia con la sottostante casa del custode. Raggiunta la sommità della diga attraverso la scalinata posta a sinistra, oggi completamente innevata, proseguiamo lungo il sentiero che, fiancheggiando il lago, conduce in breve al Rifugio Calvi, a quota 2006 metri.
Molto appagante, ma certamente un poco più impegnativa, è la variante sentieristica che, evitando il facile ma scontato sentiero che fiangheggia il lago di Fregabolgia, percorre la sommità della bastionata rocciosa che si alza alla sinistra del lago. In tal caso, oltrepassata la sommità della diga e terminata la breve discesa posta appena dopo la sbarra metallica, occorre abbandonare il sentiero 210 CAI, che prosegue diritto e brevemente raggiunge il Rifugio Calvi, per piegare a sinistra nel rado bosco di larici che l’autunno ha colorato dell’oro più prezioso. Si risale per tracce sino alla sommità della bastionata rocciosa e, quindi, scegliendo la via migliore che eviti alcune fenditure e crepacci rocciosi che la neve può aver occultato, si raggiunge l’estremità opposta. Panorama superbo su tutta la conca del Calvi con le perle orobiche, il Lago di Fregabolgia ed il Lago Rotondo, che brillano sul fondo.
Raggiunta l’estremità opposta della bastionata rocciosa, non resta altro che scendere verso il sottostante Lago Rotondo e quindi piegare a destra, fiancheggiandone la riva, per poi risalire al vicino Rifugio Calvi.