Monte Bronzone ad anello
Programmo e rinvio la salita al monte Bronzone più d’una volta. Un primo tentativo, sempre con partenza dal complesso romanico di Sant’Alessandro in Canzanica, si risolve in una escursione avvolta dalla fitta nebbia. Oggi non è certo meglio, la bassa e fitta foschia limita moltissimo l’infinito panorama che solitamente questa cima sa regalare.
Ma non tutto è perduto, nel corso della camminata pregusto un anticipo della primavera, una rinascita che scopro nei primi fiori colorati che contornano il lungo sentiero, mentre l’arrivo in vetta mi regala l’incontro con due simpatici escursionisti. Tanto per cambiare, si parla di montagna e di sentieri. Soprattutto di sentieri, come quello tanto ambizioso del cammino di Santiago che uno dei due escursionisti ha vissuto in solitaria almeno nove anni fa, all’età di 45 anni.
E’ nel suo racconto, nelle sue parole e nelle emozioni che ancora lo scuotono positivamente, che trascorro qualche ora lasciandomi trasportare idealmente dal Bronzone a Santiago de Compostela, da Sant’Alessandro in Canzanica a San Giacomo.
Descrizione del percorso
Il segnavia che nell’andata seguiremo sino alla vetta è quello contraddistinto dal nr. 5 con bolli gialli sempre ben evidenti. Pertanto, lasciata l’autovettura nei pochi posti disponibili davanti alla chiesetta romanica di Sant’Alessandro in Canzanica di Adrara San Martino, proseguiamo lungo la larga mulattiera che attraversa un complesso di vecchie stalle e cascinali, sino al torrentello che scende a valle dove, abbandonata la larga mulattiera, imbocchiamo il sentiero a destra che si inoltra nel fitto bosco.
Proseguiamo lungo il sentiero che fin da subito sale abbastanza deciso. Oltrepassato un caratteristico ponticello in legno e lasciata a sinistra una successiva grotta con la Madonna con tanto di fontanella poco distante, risaliamo a destra il lungo percorso che con ampi ma più rilassanti zig zag si alza pian piano nel fitto del bosco. Oltrepassato un tratto quasi pianeggiante, il sentiero riprende vigore e sale con maggiore pendenza sino alla Cà della Bettina, ottimo punto panoramico sulla vallata sottostante.
Seguendo le chiare indicazioni sentieristiche del segnavia nr. 5, proseguiamo a destra su alcune rocce che affiorano dal terreno, sino a sbucare in un’aperta ed ampia prateria. Manteniamoci sul margine sinistro che delimita il prato dal bosco e proseguiamo sino al capanno da caccia dove, dopo aver fiancheggiato una pozza d’acqua, faremo nuovamente rientro nel fitto bosco.
Man mano che si prosegue il sentiero diviene più roccioso e raggiunto un culmine discende leggermente per poi riprendere energicamente a salire. Non resta altro che affrontare l’ultimo ripido tratto roccioso che risale la dorsale molto panoramica, sino alla vetta del monte Bronzone dalla quale potremo ammirare la grandezza del panorama orobico e far suonare l’enorme campana dedicata al Papa Buono, Giovanni XXIII.
Il ritorno è possibile dal medesimo sentiero di salita oppure, volendo concludere con un giro ad anello, non resta altro che raggiungere, attraverso il segnavia 701 CAI che scende a Gombo Alto, il sottostante e visibile rifugio omonimo (Rifugio Gombo Alto) dal quale poi proseguiremo in direzione di Adrara San Martino (…successivamente seguiremo verso Canzanica). In quest’ultimo caso il sentiero da seguire sarà sempre il 701 CAI che ci porterà nuovamente alla Cà della Betina dalla quale percorreremo a ritroso il primo tratto di salita sino alla chiesetta di Canzanica.