Valle del Grù ad anello
La chiacchierata con Antonio Martinelli vale da sola l’intera escursione. Nelle sue semplici parole c’è l’onestà di un uomo che ha vissuto la dura vita di queste dolci vallate. Eppure, felice, mi ripete che “…è meglio stare qui, sui monti, con quel poco o quel nulla da mangiare, dove non c’è politica che arraffa, non c’è prepotenza che opprime, non c’è chiasso che disturba. Solo il duro lavoro, che col sudore gratifica giorno dopo giorno”.
Nessun tablet o computer, solo una scassata radiolina a batterie quale unico collegamento col mondo e quale unica compagna delle giornata. E’ con quella che Antonio apprende e commenta il gravarsi di una crisi non solo economica ma anche di valori. Il suo pensiero è per chi non vedrà mai il giorno della pensione ma, soprattutto, per i giovani ai quali, la sua generazione, non ha saputo dare oggi prospettive per il futuro, ed aggiunge in dialetto bergamasco: “…dopo la guera, l’Italia l’è curida trop, la ghera del fermas prima. Adess l’è trop tarde!”.
Lo squillare del mio telefonino interrompe la conversazione con Antonio. E’ la vivace voce di un’operatrice di Mediaset Premium che mi prospetta l’ennesima pallosa offerta televisiva. Le dico che non sono interessato, non guardo la tv! “Impossibile!! mi risponde, ed aggiunge sorpresa ed un po’ burlona “…ma dove vive?!?”. “Vivo sui monti!” le rispondo, in Val del Grù, e riaggancio.
Descrizione del percorso
L’escursione ad anello è molto semplice e non necessita di particolare impegno fisico. La partenza avviene da Orezzo, frazione di Gazzaniga, e precisamente al termine della via Oschiolo dove è possibile lasciare l’auto nei pochi posti disponibili. Qui parte il segnavia 524 CAI che, inizialmente in moderata salita, fiancheggia alcune prime baite. Lasciamo a destra un primo bivio per Fiorano e Gazzaniga e proseguiamo diritti sulla larga mulattiera sino al successivo bivio dove, lasciato a sinistra il sentiero che prosegue verso il Monte Poieto (…eventualmente utilizzabile per un più ampio anello oppure come via di ritorno) per piegare a destra con direzione della Val del Grù.
Dopo un primo capanno da caccia il sentiero diviene pressochè pianeggiante. Il lungo traverso nel bel bosco alterna solo lievi saliscendi, sino alla Baita Gromalt dove è possibile una prima breve sosta.
Seguendo sempre le chiare indicazioni bianco-rosse poste su tronchi d’albero e pietre, lasciamo a sinistra la baita Gromalt per percorrere in forte discesa il sentiero che infine raggiunge un magro torrente. Attraversato il piccolo corso d’acqua, proseguiamo ancora un breve tratto pianeggiante nel bosco che diviene più rigoglioso, per poi risalire con moderata pendenza sino ai ruderi di una baita in località La Plaza. Da quest’altura è già uno spettacolo sul panorama circostante. Scendiamo nuovamente con brevi zig zag superando una fresca fonte d’acqua e sino a raggiungere il torrente Gru da dove ha inizio la verdeggiante val del Grù.
Il rientro è possibile piegando a destra e percorrendo la strada, a tratti bitumata, che scende per una buona oretta verso la Val Vertova. Giunti alle indicazioni della Base Scout non resta altro che piegare a destra e seguire dapprima la carrareccia e poi il sentiero che, dopo aver fiancheggiato l’edificio Scout, sale alto verso destra sino ad alcune baite. Oltrepassata una santella mariana, manteniamoci sul sentiero di destra sino a raggiungere la panoramica località di Dossello. Seguiamo ancora i bolli bianco-rossi sino a raggiungere una seconda santella e, dopo aver piegato ancora a destra, la strada asfaltata che seguiremo brevemente in salita sino ad inoltrarci nel bosco e quindi ripercorrere il breve tratto che ci divide dal punto di partenza (breve tratto del segnavia 523 CAI). Naturalmente tutto ciò non prima di aver visitato la bucolica Val del Grù spaziando tra vecchie e caratteristiche baite e la chiesetta posta a centro valle.