Scaletta Ripa Pasqualina
Apparentemente innocua e dall’aspetto tutt’altro che d’antico viottolo, la Ripa Pasqualina inizia il suo cammino all’incrocio con via Astino di Bergamo, proprio ai piedi dell’antica torre medioevale, dalla quale si allunga sempre pianeggiante sino a via Del Celtro.
Ancora asfaltata prosegue poi nel breve tratto ombroso e dopo il bivio con via Moratelli entra nella parte di protagonista: ora pedonale e subito gradinata, a tratti bisognevole di qualche sistemazione, la Ripa Pasqualina si alza energicamente fiancheggiata geometrici muri a secco; alto quello di sinistra, divide dal giardino di una lussuosa villa, mentre quello di destra, più basso, consente di osservare l’ampio panorama sui verdi prati ed il borgo di Longuelo. Nei pomeriggi d’estate è avvolta dal rilassante canto delle cicale.
Prosegue poi sempre più stretta, a tratti disconnessa, sino ad immergersi ancora nella frescura di un piccolo boschetto. Ora fra alte pareti di belle dimore, volge poi a sinistra e ritorna pianeggiante sul selciato pietroso. Manca ancora poco al suo termine e, superato il bivio con lo stretto viottolo di via Sudorno, degrada leggermente sino a sbucare su via San Martino della Pigrizia dove l’ampia veduta su Città Alta appaga la fatica della salita.
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Partenza | via Astino |
Arrivo | via San Martino della Pigrizia |
Sviluppo | 900 metri |
Dislivello | 70 metri |
Tempi | 20 minuti |
Difficoltà | Lunga e moderatamente faticosa |
Acqua sul percorso | No |
Illuminazione notturna | No |