Anello dei Laghi di Carona
Svegliato nella notte da fortissime raffiche di vento, medito su un alternativa che non scontenti la voglia di tornare tra i monti, in mezzo alla natura. E nel dormiveglia, mentre ancora il forte vento scuote le tapparelle di casa, abbandono l’idea della risalita di qualche alta cima orobica assecondando, così, la scelta più prudente di una piacevole camminata tra i laghi di Carona, in alta valle Brembana.
Ne uscirà un classico ma piacevole giro ad anello tra quelle preziose perle orobiche che son state più volte il punto di partenza per raggiungere proprio quelle alte cime orobiche che oggi preferisco contemplare dal basso. A farla da padrone sarà un “freddo cane” ed ancora una volta: la Natura col suo forte vento che, limitato nel mattino ad occasionali raffiche, nel pomeriggio diverrà persistente sino a trasformare il docile Lago Becco in un burrascoso mare mosso orobico, con tanto di onde che si infrangeranno sulle rive contornate da splendidi larici colorati.
Descrizione del percorso
Un escursione tra i laghi che prende il via proprio da un lago, quello di Carona dove, sulla sponda sinistra orografica, imbocchiamo il segnavia 211 CAI che, nella classica salita verso il rifugio Laghi Gemelli, raggiunge dapprima il Lago Marcio e poi quello delle Casere. Raggiunti successivamente i laghi Gemelli, ed attraversata l’omonima diga, raggiungiamo brevemente il Lago Colombo (segnavia 214 CAI) dal quale, con giro di boa, discendiamo verso il lago Becco (segnavia 250 CAI).
Scesi lungo il sentiero che passa sotto lo sbarramento della diga, pieghiamo a destra imboccando il sentiero 213 CAI che con emozionanti strapiombi e buie gallerie prosegue verso il Rifugio Calvi. Poco oltre, il sentiero diviene più accomodante sino a raggiungere l’ultima perla orobica, il lago Sardegnana.
Oltrepassata la diga non resta altro che la ripida direttissima: discendiamo a sinistra seguendo di pari passo i vecchi binari del carrellino. Giunti all’altezza delle indicazioni per Carona, poste a terra (…attenzione a non proseguire oltre verso il vuoto della vallata), scendiamo alcuni gradini che ci permettono di percorrere un breve sottopasso che fuoriesce nel bosco. Proseguiamo verso sinistra e con stretti zig zag che discendono molto ripidamente proseguiamo sino alla località Porta di Carona, dalla quale molto facilmente si torna al punto di partenza.