Valverde in Bergamo
Dopo la rigogliosa Valle d’Astino, c’è un altro angolo verde che Bergamo Alta può vantare ed esibire ai turisti dell’Expo, ma anche agli stessi bergamaschi. E’ quello che interessa il versante collinare a nord dove, per fortuna, a farla da padrone sono ancora il prato, il bosco ed i tanti sentieri che risalgono il Colle dei Roccoli, il Monte Bastia, San Vigilio ed infine Colle Aperto. Un angolo dal sapore alpino dove l’urbanizzazione è stata più indulgente nei confronti della Natura lasciando a quest’ultima ampi spazi verdi e coltivi che si allungano e distaccano la cinta muraria dai paesi circostanti.
In quest’angolo di verde c’è poi una zona ancor più verde ed il nome le si addice proprio: è la zona di Valverde.
Sicuramente un po’ snobbata e per certi aspetti meno conosciuta rispetto a tante zone e quartieri dell’opposto versante, ove invece sono concentrate quasi tutte le antiche scalette e viottoli che la domenica si affollano di turisti, la zona di Valverde ha di contro il pregio di regalare una passeggiata d’altri tempi: un silenzioso sentiero che lascia alle spalle abitazioni ed orti di via Dei Roccoli e via Marinoni da Ponte per infilarsi nella frescura del bosco, lussuose e signorili ville che punteggiano le propaggini di via Beltrami e rurali cascine che, possenti e mute, resistono al tempo mentre gioiosamente si affacciano dalla via Castagneta verso la verdeggiante Valmarina, altro polmone verde bergamasco. Attorno alcuni degli angoli più belli di Bergamo Alta: la storica Porta San Lorenzo, già Porta Garibaldi, e l’area verde della Fara.
Descrizione del percorso
Lasciata l’autovettura nel parcheggio antistante l’ingresso alla ciclopedonale della Morla, in via Maironi da Ponte in Bergamo, imbocchiamo quest’ultima via con direzione di Porta Sant’Agostino in Città Alta. Superata la chiesa di Santa Maria Assunta, prima della strettoia, pieghiamo a destra ed imbocchiamo via Roccolino.
Oltrepassato l’omonimo ristorante pizzeria, pieghiamo a sinistra e, risalita la strettura delle fiancheggianti abitazioni, usciamo nello slargo che anticipa l’imbocco del sentiero. Imbocchiamo quest’ultimo risalendo obliquamente verso destra. Poco oltre, la dolce salita del sentiero volge verso sinistra e s’infila nella frescura del bosco.
Superato un ingresso ad arco in pietra alla nostra sinistra, ancora in buono stato di manutenzione, proseguiamo lungo il sentiero sino a quando, ora piuttosto pianeggiante, fiancheggia le Mura e le pareti di alcuni stabili abitativi. Poco oltre, usciti sulla via Beltrami, possiamo – come alternativa – scendere a sinistra per raggiungere brevemente Colle Aperto.
Il giro ad anello, invece, prosegue verso destra lungo il breve tratto pianeggiante di via Beltrami per poi proseguire oltre la chiesa di San Rocco lungo la via Castagneta, bellissimo balcone panoramico sulla sottostante vallata.
Passiamo di fianco ad alcuni B&B e cascine più o meno ristrutturate, sino alla località Gallina (…dalla quale è possibile la variante di salita attraverso il Sentiero dei Vasi) e discendiamo in direzione di Valmarina. Giunti però all’altezza della via Valverde (presenza di piloni Pilomat), pieghiamo a destra ed imbocchiamo quest’ultima che, dopo il breve tratto di discesa su acciottolato, prosegue pianeggiante fiancheggiando a destra una bellissima villa con immenso giardino. Poco oltre lasciamo a sinistra la prima deviazione per la ciclabile della Morla e proseguiamo fiancheggiando il muretto che delimita il corso del canale.
Immediatamente dopo, in corrispondenza della fontana d’acqua, pieghiamo a sinistra ed imbocchiamo questo tratto di ciclabile della Morla che, con andatura pianeggiante, ci riporterà sino al punto di partenza.