Ciaspolata al San Marco 2000
Poco più di un mese e la frizzante primavera allieterà le nostre giornate. Questo stesso periodo sul finir dell’inverno, negli scorsi anni, segnava ormai la voglia di abbandonare le ciaspole e, dopo tanto paperare nell’abbondante neve, di appenderle al chiodo in attesa del risveglio primaverile. Ma questa volta, no!
Quest’inverno che ancora attendo e che purtroppo pian piano volge al termine, solo oggi, per la prima volta in modo decente, mi consente di indossare le ciaspole ai piedi e di intraprendere una delle più belle panoramiche montane, quel lungo serpentone completamente innevato che dal Rifugio Madonna delle Nevi si alza sin verso il Passo San Marco. A condividere con me il tanto atteso arrivo della neve ci sono Spike, il cagnolino escursionista del ristorante Genzianella di Mezzoldo, e Claudio, l’amico col quale in precedenza avevo già condiviso l’ascesa al Pizzo di Petto. Non ci fermerà nessuno: non il fortissimo vento, che pur fastidioso libererà il cielo dalla nuvolaglia notturna, non l’abbondante nevicata conclusasi poco prima del sorgere del sole che lascerà al suolo quasi 70 centimetri di polvere tutta da tracciare! Ad un passo dalla primavera, finalmente l’inverno!
Descrizione del percorso
Il facile e conosciuto itinerario della ciaspolata prende il via dal piazzale antistante il Rifugio Madonna delle Nevi di Mezzoldo, località che normalmente vien sempre tenuta sgombra dalla neve, dove, parcheggiata l’autovettura, imbocchiamo semplicemente la strada provinciale che, completamente innevata, sale con ampi tornanti verso lo storico Passo San Marco.
La salita è sempre dolce e mai troppo impegnativa e, oltrepassate le ultime abitazioni in località La Fraccia, si allunga, lasciando alle spalle la civiltà, e prosegue pian piano verso la Baita d’Ancogno. Ancora poche centinaia di metri e, dopo l’ultimo tornante, quando ormai la vista spazia sull’imponente monte Ponteranica, ecco raggiunto il Rifugio San Marco 2000.