Sentiero della Corna Marcia
La meta: il Linzone. Seppure, quest’oggi, non sarà Lui al centro della mia attenzione. La vera protagonista, infatti, è l’invisibile traccia di sentiero, non potrei definirla diversamente visto che è solcata e conosciuta quasi solamente da greggi di simpatiche caprette, che sale ripida, anzi ripidissima, sotto le imponenti e severe pareti rocciose della Corna Marcia.
L’ambiente è quello dal sapore dolomitico e trasuda di selvaggio seppur in lontananza si sente il gaio vociare di ragazzini che, alla stregua di Tarzan, saltano di albero in albero legati all’imbrago del Parco Avventura.
In quest’irreale anfiteatro costellato a valle da sfasciumi e grandi macigni caduti dal Corno Rocchetto, mi diverto come un pazzo, forse anche più di quei ragazzini, ed armato di grandangolo disegno eccessive pendenze e prospettive da capogiro lungo l’ennesima via di salita che porta all’arcinoto Monte Linzone.
Descrizione del percorso
Lasciamo l’autovettura nel parcheggio del Parco Avventura della Roncola San Bernardo ed in corrispondenza del pannello informativo sul quale troviamo la miriade di sentieri che solcano le pendici del Linzone, ma non quello che fra poco ci accingeremo a salire, imbocchiamo la sterrata che fiancheggia gli alti alberi sul quale si aggrovigliano i percorsi sospesi.
Appena oltre, in corrispondenza delle indicazioni sentieristiche, seguiamo brevemente la direzione della località Curtafè. Superata la soprastante baita, abbandoniamo il segnavia 571 CAI che prosegue verso Curtafè ed imbocchiamo la quasi impercettibile traccia che si alza ripidissima alla nostra sinistra, proprio verso le severi pareti della Corna Marcia che ora possiamo ammirare alzarsi imponenti sopra l’ampia zona detritica.
Il tracciolino sale molto ripido, superando sfasciumi rocciosi e grossi macigni caduti dal Corno Rocchetto mentre, pian piano, anche con qualche stretto zig zag, si avvicina alla base della severa parete della Corna Marcia.
Proseguiamo con fatica aggirando la nostra prima meta, sin quando la traccia di sentiero si alza ancora e risale un canaletto boscoso sino a raggiungere una comoda insellatura. Da quest’ultima, presso la quale torneremo poco dopo per proseguire l’escursione, continuiamo verso destra e, dopo una breve e leggera discesa, aggirata la cuspide della Corna Marcia, risaliamo obliquamente a destra quest’ultimo tratto che conduce sino alla panoramica vetta. Panorama eccezionale sulla Roncola San Bernardo ma attenzione a non sporgervi troppo!
Continuiamo l’escursione facendo velocemente ritorno all’insellatura nel bosco e, lasciata a sinistra la traccia che discende il sentiero utilizzato nella salita, proseguiamo verso destra quasi in falsopiano.
La traccia appare sempre meno evidente e si allunga senza troppa fatica nella fitta boscaglia. Poco oltre, risaliamo a sinistra un breve e ripido tratto che, lasciata alle spalle la fitta vegetazione, sbuca d’improvviso su un’ampia distesa di enormi macigni rocciosi.
A questo punto, non essendoci più alcun segno di sentiero, occorre puntare verso l’alto seguendo la via più intuitiva e meno impegnativa. Anche con l’aiuto delle mani, risaliamo questo caos di grosse pietre bianche che si alternano e si oppongono al nostro cammino.
Raggiunta la sommità, scopriamo con immenso piacere che, infine, siamo sbucati proprio difronte alla Madonnina del G.A.M. Ramera dove, quindi, possiamo proseguire con tutta facilità lungo il segnavia 571 CAI, proveniente dal cimitero della Roncola San Bernardo, sino alla vetta del Monte Linzone, a quota 1392 metri di altitudine.
L’escursione ad anello prosegue percorrendo il sentiero che scende sino al Santuario della Sacra Famiglia di Nazareth e ricalca il classico segnavia 571 CAI con direzione della Roncola San Bernardo. Poco prima di raggiungere l’abitato, però, abbandonato il segnavia 571 CAI, imbocchiamo a sinistra la traccia di sentiero classificato come segnavia 571A che, molto velocemente, ci riporta verso l’ampia spianata rocciosa che scende alla base della Corna Marcia. Continuiamo lungo l’evidente sentiero sino a far ritorno al Parco Avventura della Roncola San Bernardo e, quindi, al punto di partenza.
Ciao secondo te il sentiero della corna marcia è fattibile farlo con la neve caduta in questi giorni..con ramponcini racchette?grazie e complimenti ai giri che hai fatto!
Ciao Fabio, come sempre dipende dalla quantità di neve caduta e dalle condizioni del manto nevoso. Tieni conto che il primo tratto è molto in pendenza. Sicuramente sconsiglio l’uso di ciaspole. Grazie dei complimenti! 😉