Rifugio Rosalba – Sentiero delle Foppe

Rifugio Rosalba – Sentiero delle Foppe

Zaino in spalla e testa china, lascio alle spalle le ultime case dei Piani Resinelli mentre nella frescura del bosco il sentiero pianeggiante raggiunge ed attraversa un ampio vallone detritico e quindi comincia la sua ripida ascesa: qualche facile tratto attrezzato, agevoli roccette che risalgo con l’aiuto delle mani mentre lo sguardo della testa, sempre china verso il basso, osserva il sottostante panorama verso il Lario, dove a tratti, negli scorci del rigoglioso bosco, intravedo Abbadia Lariana.

Ma proprio quando l’ultima goccia di sudore scivola verso terra agevolata dal continuo guardare verso il basso, ecco che la mia testa china, come d’incanto, si solleva attratta verso l’alto da quell’arena di guglie e torrioni che, rocciose e severe, bucano il cielo e punteggiano i verdi prati, ora deserti di ogni boscaglia. E nel bel mezzo di quest’incantevole palcoscenico delle Grigne, regno dei Ragni di Lecco e di tanti alpinisti lombardi, c’è pure qualcosa più a portata d’uomo: l’accogliente e panoramico Rifugio Rosalba.

Descrizione del percorso

L’itinerario escursionistico prende il via dall’ex rifugio Alippi, raggiungibile percorrendo in discesa la via Foppe ai Piani Resinelli sino ai cartelli sentieristici che indicano l’imbocco del segnavia nr. 9, quello che percorreremo sino alla nostra meta: il rifugio Rosalba.

Penetrati all’interno della fresca faggeta, proseguiamo lasciando alle spalle le ultime case e, molto comodamente, raggiungiamo un ampio canalone detritico che, attraversato, ci introduce sul ripido tratto che anticipa un primo spezzone di catena. Utilizzando le catene come corrimano, attraversiamo questo facile tratto attrezzato e proseguiamo sempre su terreno ripido sino al bivio, che lasciato a destra, continua verso l’attacco alpinistico ai torrioni Punta Giulia, Torre Costanza e Mongolfiera.

Rifugio Rosalba dal sentiero delle Foppe
Escursione al Rifugio Rosalba percorrendo il sentiero delle Foppe da Pian dei Resinelli.

Il successivo breve tratto pianeggiante ci consente di ammirare a sinistra il bel panorama sul ramo del lago di Lecco mentre, poco più sopra, si alzano davanti a noi le splendide e severe guglie rocciose. Proseguiamo sino a raggiungere un secondo tratto di corda fissa che ci consente di superare i pochi metri di una paretina per poi riportarci su un tratto pianeggiante che continua nel bosco. Appena oltre, il sentiero riprende la sua faticosa pendenza e raggiunge il bivio per tra il Sentiero delle Foppe e, a destra, il Sentiero dei Morti, quest’ultimo riservato ad (EE) escursionisti esperti.

Il sentiero sale sempre molto ripido e qualche stretto zia zag ci consente di attenuare la fatica e di riprendere fiato. Lasciata a sinistra la deviazione per il Torrione Ratti, proseguiamo con un’ultima ripida pendenza che ci proietta verso una zona aperta e di ampio respiro: difronte cominciamo ad intravedere il Rifugio Rosalba mentre più a destra svettano la Torre Costanza e la Torre Cecilia.

Dopo aver percorso un breve tratto quasi in piano ed a mezza costa, superiamo, lasciandolo a destra, il punto in cui sbuca il Sentiero dei Morti. Ancora un ultimo strappo ed ecco conquistato l’ampio pianoro panoramico sul quale spicca il Rifugio Rosalba, a quota 1730 metri di altitudine.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Download file: 20160524-rosalba.gpx
Scheda sintetica
Data dell’escursione 24 Maggio 2016
Località di partenza Abbadia Lariana, località Piani Resinelli
Sentieri utilizzati Sentiero nr. 9
Tempi di percorrenza 2 ore circa
Altitudine massima 1730 metri
Attrezzatura Da escursionismo
Difficoltà E (Escursionistico)
Acqua sul percorso No
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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