Chignol d’Arale e cima di Menna
Tutto ciò che mi riporta nel bel mezzo di questa (mancata) fredda stagione è la lingua di neve, ormai un’insidiosa lastra di ghiaccio, che si frappone fra l’ultimo tratto di cresta e la vetta del Monte Menna, adagiata lì nel rovescio ombroso di quella spaccatura rocciosa dove, anche nella bella stagione, il passaggio richiede maggiore attenzione.
Per il resto, l’escursione fra Chignol d’Arale e la Cima o Monte Menna, doveroso riconoscimento in onore alla nuova croce posata su quest’ultima vetta, disegna un ampio e panoramico anello che si sviluppa in gran parte sull’aerea dorsale; lì dove, al confine col cielo, in questa mite giornata di San Silvestro, è più facile lasciar correre lo sguardo sulle tante vette circostanti che si son lasciate raggiungere nell’anno che ormai volge al termine.
Descrizione del percorso
Partenza da Zorzone, frazione di Oltre il Colle, dove, lasciata l’autovettura nei pochissimi posti auto disponibili, imbocchiamo dirimpetto l’inizio del sentiero 234 CAI che, dopo aver fiancheggiato l’orto di alcune abitazioni, piega verso sinistra e s’infila nella bella boscaglia. Poco oltre, dopo un breve strappetto, il sentiero raggiunge la sterrata proveniente dall’abitato di Zorzone.
Proseguiamo in salita percorrendo la sterrata sino al punto in cui troviamo le indicazioni per il Bivacco Palazzi – M.A.G.A. poste su un pannello in legno collocato in corrispondenza del tornante che sale a destra: sentiero diretto e sentiero panoramico. Boicottiamo entrambe le direzioni (…dalla sterrata che sale a destra discenderemo invece per concludere l’anello escursionistico) e pieghiamo a sinistra imboccando, oltre la catena, la soleggiata mulattiera che sale dolcemente verso ovest.
Un paio di comodi tornanti dopodiché la mulattiera prosegue in dolce pendenza verso il Cascinetto del Menna. Dopo un lungo traversone ed alcuni tornanti, in corrispondenza di un paio di bei faggi posti al margine sinistro, abbandoniamo la mulattiera e pieghiamo nettamente a destra risalendo al centro gli ampi pratoni che anticipano la dorsale del Chignol d’Arale. Bellissima la visuale sul Pizzo Arera che imponente attira il nostro sguardo.
La traccia di sentiero sale dritta e ripida stando al centro dell’ampia distesa pascoliva ma poco più in alto piega verso sinistra andando a raggiungere una pozza d’acqua soprastante il Cascinetto del Menna. Da quest’ultimo, risaliamo obliquamente verso destra andando ad intercettare la traccia che sale diritta seguendo la dorsale del Chignol d’Arale.
Il sentiero sale ripido sempre marcando stretto il filo della dorsale; ad ogni sguardo verso l’alto pare che il Chignol d’Arale sia stato raggiunto ma non sarà così almeno per un paio di volte quando, oltre il cocuzzolo che pensavamo fosse la vetta, troveremo alle sue spalle un ulteriore dosso da raggiungere. Sino a quando, finalmente, la dorsale ammorbidisce la sua pendenza e ci consente di conquistare i 2068 metri di altitudine della cima del Chignol d’Arale.
Proseguiamo lungo la dorsale che discende pochi metri e raggiunge la croce di Zorzone; appena oltre, perdendo ancora pochi metri di dislivello, troviamo invece il bivacco Palazzi – M.A.G.A. presso il quale possiamo concederci una breve sosta prima della salita alla Cima di Menna.
Ripartiti dopo la sosta, imbocchiamo il sentiero che si alza verso est e dopo un primo tratto fra pietraie guadagna la dorsale erbosa piegando obliquamente verso sinistra. Pian piano il sentiero diminuisce anche la sua pendenza e raggiunge alcuni passaggi di facili roccette.
Dopo un breve traverso pianeggiante, in prossimità della vetta sulla quale già vediamo la nuova croce luccicare baciata dal sole, prestiamo attenzione al passaggio attraverso l’unico punto impegnativo dell’intera escursione: una spaccatura rocciosa nasconde sul suo rovescio un piccolo nevaio ghiacciato che dobbiamo attraversare utilizzando tutte le dovute cautele che andranno valutate in quel momento, non escludendo l’eventuale uso di ramponi. Si tratta di un traverso quasi pianeggiante di un paio di metri ove non è possibile far presa su alcunché se non sui bastoncini che, per evitare scivolate, dovranno consentirci il giusto equilibrio.
Oltrepassato questo traverso ghiacciato, una breve salita ci conduce all’arrivo in vetta, sulla Cima di Menna, a quota 2300 metri di altitudine. Tutt’attorno lo spettacolo delle cime orobiche, ahimè ancora scarsamente innevate.
Il percorso ad anello prosegue facendo ritorno al bivacco Palazzi – M.A.G.A. dove, anziché ripercorrere la dorsale del Chignol d’Arale, scenderemo lungo il classico sentiero 234 CAI sino alla cascina Foppa. Da quest’ultima non resterà altro che imboccare e percorrere la comoda sterrata sino al primo bivio sentieristico incontrato nella salita; da quest’ultimo, percorrendo a ritroso il sentiero di salita, torneremo quindi al punto di partenza.