Alpe Devero, il Grande Ovest
Muovo i primi passi nel rigido mattino d’autunno mentre il letargo della fredda stagione avvolge tutta la piana di Devero. La prima neve sulle alte vette, la brina che irrigidisce i fili d’erba, il primo raggio di sole che appena sfiora la corona dei monti e le baite avvolte nell’affascinante bruma, sono qualcosa di straordinario. Ma nulla di tutto ciò lascia intuire ciò che mi attende appena oltre.
Non subito però! Il sentiero ora fiancheggia il torrente Buscagna e, lasciate alle spalle le poche baite di Pedemonte, s’inerpica tra larici infuocati attraverso la conca di Misanco. L’omonimo alpeggio e poi ancora la breve salita al Lago Nero, una delle perle di Devero, nel quale vanitose si rispecchiano le Guglie del Cornera e delle cime circostanti.
Solo allora, solo dopo aver superato questo gradino roccioso che sorregge la Val Buscagna, si aprono improvvisamente le infinite praterie del Grande Ovest di Devero. L’ambiente è grandioso e selvaggio, sinuosi torrenti solcano l’immenso pianoro mentre tutt’attorno picchi rocciosi volgono verso il cielo.
Descrizione del percorso
L’escursione prende il via dall’Alpe Devero dove, lasciata l’autovettura nell’ampia zona di parcheggio, imbocchiamo la strada che, lasciata a sinistra la chiesetta, costeggia il Rio Buscagna. Raggiunto il grumo di baite della località Pedemonte, prendiamo verso sinistra seguendo le indicazioni del sentiero H11 con direzione dell’Alpe Misanco.
Il sentiero inizia a salire immergendosi nel fitto dei bei larici infuocati e, superato un ponticello a monte della cascata che si getta nel torrente Buscagna, prosegue fino a raggiungere l’Alpe di Misanco.
Risaliamo la ripida traccia che con qualche ampio zig zag si alza sopra le poche baite dell’alpeggio e raggiunta una valletta pianeggiante ove sono presenti le classiche indicazioni sentieristiche abbandoniamo – ma solo temporaneamente – il sentiero H11. La breve deviazione a destra ci consente, proseguendo il breve tratto quasi in pianeggiante nel bosco di larici, rododendri e mirtilli, di raggiungere una delle perle di Devero, il Lago Nero.
Dopo l’appagante visita a questo splendido bacino naturale, facciamo ritorno sino alla precedente deviazione e proseguiamo a destra con direzione lungo il sentiero H11, con direzione del Monte Cazzola.
Superate le poche baite di Curt du Vel, usciamo dal limite del bosco e si proseguiamo nell’ampio pianoro del Grande Ovest di Devero tra praterie alpine e tratti detritici costeggiando la base del Monte Cazzola che, condizioni della neve permettendo, è possibile raggiungere.
Per il rientro ripercorriamo lo stesso tratto fino al bivio per il Lago Nero. Una volta raggiunto, pieghiamo a sinistra ancora in direzione del bacino naturale ma, anziché raggiungerlo, proseguiamo diritti verso Buscagna. Attraversato l’omonimo torrente ed incrociato il sentiero H99, proseguiamo a destra sino a far ritorno all’alpe Devero.