Anello Cancervo e Venturosa
Ho raccontato della salita al Monte Venturosa in una relazione dell’Ottobre 2009 (link) quando, salendo lungo il sentiero 136 CAI, imboccato appena poco oltre l’abitato di Pianca di San Giovanni Bianco, raggiungevo prima il Passo di Grialeggio e poi la panoramica vetta a quasi 2000 metri di quota. In questa breve relazione, invece, viene descritto il restante percorso che chiude il giro ad anello iniziato toccando la cima del Monte Cancervo, raggiunta attraverso il canalino dei sassi oppure il segnavia 102 CAI, e quindi discende al Passo di Grialeggio per poi risalire la cima del Venturosa e rientrare al punto di partenza attraverso il sentiero 136 CAI. Un giro ad anello lungo, ma appagante dal punto di vista panoramico, effettuato all’inizio di questa primavera quando ancora parecchia neve ricopriva il versante nord del Cancervo e tutto il sentiero di salita al Monte Venturosa.
Descrizione del percorso
Comincio da qui, dalla vetta del Monte Cancervo raggiunta con uno dei sentieri appena menzionati (canalino dei sassi oppure il segnavia 102 CAI). Dopo aver goduto dello splendido panorama orobico, si scende alle spalle della croce seguendo la dorsale che si dirige verso il ben visibile monte Venturosa. Il sentiero, del quale restano solo tracce nella neve che ora inizia ad essere abbondante, discende moderatamente fiancheggiando alcuni pini mughi. Successivamente, in leggera salita, si raggiunge una zona rocciosa. Si prosegue poi quasi in falsopiano sino a raggiungere una ripida discesa che porta in breve al Passo di Grialeggio.
Lasciato a destra il sentiero 136 CAI che discende verso Pianca e che utilizzeremo al ritorno per concludere il giro ad anello, proseguiamo in direzione del monte Venturosa. Dopo una breve ma non difficile salita raggiungiamo la caratteristica Baita del Giacom dove, eventualmente, possiamo fare una sosta. Si riparte seguendo il sentiero oppure, in caso di neve, le tracce di altri escursionisti e ciaspolatori. La camminata si fa man mano più impegnativa e, dopo il primo tratto erboso, prosegue verso una zona più ripida e rocciosa. Lo slaloom tra le rocce che spuntano dal terreno, sulle i quali compaiono i bolli gialli che indicano il sentiero da seguire, ci permette di raggiungere la breve e comoda cresta e quindi la sospirata vetta, a quota 1999 metri. Non resta altro che godersi l’eccezionale panorama prima del rientro che avviene facendo ritorno al Passo di Grialeggio per poi scendere a sinistra percorrendo lungo il segnavia 136 CAI. Al termine di quest’ultimo, sbucati sulla strada asfaltata, percorriamola verso destra in direzione della località Pianca sino al luogo dove abbiamo parcheggiato l’autovettura.