Brugnello e l’anello della Val Trebbia
Come dall’alto di una vetta montana, il minuscolo borgo di Brugnello domina la sottostante vallata dove il fiume Trebbia, solitamente colorato di un azzurro turchese, si torce e ritorce su sé stesso creando quelle spettacolari anse che, solo superata la stretta gola appenninica, si allungano e distendono nel largo alveo che prosegue verso Bobbio.
Brugnello è però solo la ciliegina sulla torta, il giro di boa del lungo anello escursionistico che tocca altri tre borghi di pari bellezza: Moglia, Carana e Pietranera, quest’ultimo reso speciale dall’ormai abbandonato Oratorio di Sant’Anna. A tutto ciò fa da sfondo il Bric Carana, che regala un velato sapore alpinistico, e, le schegge di ofiolite di serpentino nero che, emerse dal sottosuolo come ben più in grande è possibile assaporare salendo le vicine Pietra Parcellara e Perduca, frammentano quel dolce ed armonioso panorama collinare.
Descrizione del percorso
Troviamo il punto di partenza dell’escursione in corrispondenza di un tornate a sinistra posto un paio di chilometri prima di raggiungere l’abitato di Moglia. Per raggiungere tale luogo occorre percorrere la strada statale 45 della Val Trebbia sino a Bobbio e, superato l’abitato sempre restando lungo la statale, si prosegue fino all’incrocio posto al km. 93+200 dove, in corrispondenza della segnaletica stradale, svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Moglia e Carana. Superati i due agriturismo, “San Martino” ed “Il Carlone”, e quindi il ponte sul torrente Carlone, proseguiamo lungo la stretta strada asfaltata che si alza e raggiunge prima un tornante a destra e poi uno a sinistra. Proprio in corrispondenza dello spiazzo antistante quest’ultimo tornante troviamo le indicazioni del segnavia 143 CAI per Moglia.
Preso in spalla lo zaino, imbocchiamo la bella mulattiera che sale nel fitto bosco e dopo una decina di minuti raggiunge la soprastante strada asfaltata. Pieghiamo a destra e, seguendo di pari passo la strada asfaltata, raggiungiamo l’abitato di Moglia, piccolo borgo adagiato nel vallone del rio Carlone, affluente di sinistra del Trebbia, presso il quale troviamo l’agriturismo “Acqua dolce e salata“.
In corrispondenza delle indicazioni sentieristiche poste verso il centro del paese, lasciamo a destra la prosecuzione verso San Cristoforo (sentiero 160 CAI) e pieghiamo nettamente a sinistra tra le poche abitazioni, seguendo ancora il segnavia 143 CAI.
Lasciati alle spalle i ruderi periferici di alcune vecchie abitazioni, torniamo nuovamente nel fitto bosco e proseguiamo lungo il sentiero che in costante salita raggiunge i ruderi di Cavanna, ormai quasi totalmente coperti dalla vegetazione. Si prosegue ora con moderata pendenza ma sempre all’ombra del fitto bosco.
Dopo circa mezz’ora di facile camminata dall’abitato di Moglia, il sentiero lascia alle spalle la fitta vegetazione e s’insinua nel bel mezzo di ampie radure prative mentre a sinistra si intravedono le frastagliate sagome del Bric Carana, grosso scoglio ofiolitico che emerge dai prati circostanti. Il sentiero prosegue ancora pochi minuti in leggera salita, sino a quando raggiunge l’incrocio con la strada sterrata, proprio in corrispondenza di un traliccio elettrico. Ora la scelta spetta a noi: a sinistra la breve deviazione porta a raggiungere la facile cima del Bric Carana mentre a destra, lungo a sterrata, si prosegue normalmente verso l’abitato di Pietranera.
L’ascesa al Bric Carana:
Appena prima del traliccio elettrico, pieghiamo nettamente a sinistra e risaliamo a margine dei campi coltivati facendo attenzione a passare lungo la traccia che li divide dai prati alla nostra sinistra.
Raggiunta la fitta vegetazione ai piedi del Bric Carana, pieghiamo verso destra e, penetrati nel modesto boschetto, seguiamo la traccia che si alza poco distante da una recinzione metallica.
Poco più sopra, dove ormai la vegetazione si è diradata, risaliamo obliquamente verso sinistra lungo una traccia che si alza seguendo la dorsale sinistra del Bric Carana. Si prosegue sempre molto facilmente, sino a quando la traccia disegnata nella roccia ofiolitica volge verso destra e raggiunge brevemente la panoramica vetta.
Dopo la meritata sosta, non resta altro che discendere lo stesso sentiero utilizzato per l’ascesa e far ritorno al traliccio elettrico posto all’incrocio con il sentiero proveniente da Moglia.
L’oratorio di Sant’Anna in Pietranera
Dal traliccio elettrico proseguiamo a destra, per chi è proveniente da Moglia, oppure diritti, per chi è di ritorno dall’ascesa al Bric Carana, e seguiamo la sterrata che continua in leggera salita per poi discendere lievemente sino all’incrocio con il sentiero 145 CAI. Raggiunto quest’ultimo, lasciamo a destra la prosecuzione verso Mogliazze e discendiamo verso sinistra lungo la sterrata che brevemente raggiunge il bellissimo Oratorio di Sant’Anna e, oltre la strada, il piccolo borgo di Pietranera.
Brugnello
Lasciato alle spalle questo angolo di mondo fuori dal tempo, con il piccolo Oratorio costruito in pietra locale ed ormai in equilibrio precario, le ampie radure prative sulle quale è adagiato il piccolo borgo di Coli, le case ed i ruderi dell’abitato, o forse sarebbe meglio dire “disabitato”, di Pietranera, proseguiamo lungo la sterrata che discende tra le poche abitazioni e raggiunge un roccione di scuro serpentino che è possibile risalire facilmente attraverso una brevissima traccia di sentiero, sino alla panoramica selletta da cui è quindi possibile ammirare l’alta Val Trebbia e la Val d’Aveto.
Ritornati sulla sterrata, proseguiamo in costante discesa nel bosco, sino ad un tratto in cui il sentiero si allunga allo scoperto su calanchi argillosi. Raggiunto il sottostante bivio, posto in prossimità di un serbatoio dell’acquedotto, si trascura la sterrata che scende oltre il manufatto e si svolta decisamente a sinistra, sino ad un altro bivio: a sinistra si trascura, per il momento, la variante 143A CAI che si utilizzeremo per il ritorno, e si prosegue invece verso destra sino a raggiungere il caratteristico borgo di Brugnello, dal quale si apre la spettacolare veduta sulle anse del fiume Trebbia, profondamente incassato, mentre verso sinistra si può riconoscere il Bric Carana e l’omonimo sottostante paesetto.
Ritorno a Moglia
Dopo aver ammirato a sufficienza lo spettacolare panorama, riprendiamo il cammino in direzione di Moglia. Pertanto, ritornati sulla sterrata utilizzata per raggiungere Brugnello, proseguiamo lungo quest’ultima sino all’ultimo bivio incontrato all’andata ovvero quello col segnavia 143A CAI. Una volta raggiunto, tralasciata la deviazione a sinistra che ci riporterebbe a Pietranera, proseguiamo diritti attraverso il largo sentiero che con dolce pendenza prosegue quasi tutto allo scoperto. In seguito, dopo un breve strappo che consente di raggiungere un punto sull’ampio panorama da Coli a Brugnello, il sentiero aumenta ancora la sua pendenza e quindi raggiunge la strada asfaltata Bobbio – Carana. Non resta altro che proseguire verso destra nella comoda discesa asfaltata che in poco meno di 40 minuti, lasciata a sinistra la strada che sale a Moglia, ci consentirà di far ritorno al punto di partenza.
Gallery fotografica