Ciaspolata al Passo Manina

Ciaspolata al Passo Manina

A cavallo tra la bellissima Val di Scalve e l’alta Valle Seriana, ad una quota di 1796 metri di dislivello, il passo della Manina offre un’invidiabile panorama sulle principali vette orobiche ove spiccano, tra le altre, la vicinissima parete nord della Presolana, il Ferrante, il Diavolo di Tenda ed il Pizzo Coca. Al suo culmine è presente una curiosa cappella edificata nel 1949 in suffragio del passaggio della Madonna Pellegrina in transito verso Lizzola. Al suo interno non uno ma ben due altari, identici e speculari, uno rivolto verso Lizzola e l’altro verso Vilminore.

Descrizione del percorso

La partenza avviene dall’abitato di Nona, frazione di Vilminore di Scalve, dove, parcheggiata l’autovettura nei pressi della chiesa e calzate le nostre ciaspole, imbocchiamo la via Manina. Risaliamo la carrareccia, indicata come segnavia 408 CAI, un tempo utilizzata dai minatori, e, con moderata pendenza, dapprima attraverso un rado bosco e poi lungo una zona aperta, raggiungiamo gli edifici, dal classico coloro rossastro, utilizzati per ospitare i minatori. Seguendo le tracce nella neve, sicuramente già lasciate da altri ciaspolatori e scialp passati prima di noi, attraverso alcuni zig-zag risaliamo di quota. Un ultimo sforzo e, sempre allietati dalle belle vedute sui versanti settentrionali della Presolana e del monte Barbarossa, pieghiamo verso sinistra sino a raggiungere il passo della Manina e l’omonima cappelletta.

La ciaspolata può avere termine in questo luogo altamente panoramico, al cospetto delle principali vette orobiche, oppure, per chi avesse ancora fiato, è possibile proseguire sino a raggiungere la vetta del Monte Sasna, come raccontato in questa relazione.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 18 Gennaio 2010
Località di partenza Vilminore di Scalve, frazione Nona
Sentieri utilizzati 408 CAI
Tempi di percorrenza 1 ore e mezza circa (percorso di salita)
Altitudine massima 1799 metri
Attrezzatura Da escursionismo + ciaspole
Difficoltà EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
Acqua sul percorso No
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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