Ciaspolata al Passo San Marco

Ciaspolata al Passo San Marco

Il Passo San Marco, a quota 1991 metri di altitudine, un tempo prezioso valico di collegamento commerciale tra gli stati alleati dei Grigioni che occupavano la Valtellina e la Repubblicani San Marco padrona del bergamasco senza dover passare nel Ducato di Milano che allora si trovava sotto il dominio degli Spagnoli, riveste ancor’oggi un importanza viaria non indifferente mettendo in collegamento la Val Brembana con la Valtellina

Descrizione del percorso

Il Passo San Marco, a quota 1991 metri di altitudine, un tempo prezioso valico di collegamento commerciale tra gli stati alleati dei Grigioni che occupavano la Valtellina e la Repubblicani San Marco padrona del bergamasco senza dover passare nel Ducato di Milano che allora si trovava sotto il dominio degli Spagnoli, riveste ancor’oggi un importanza viaria non indifferente mettendo in collegamento la Val Brembana con la Valtellina.

Nel periodo invernale però, con l’arrivo della prima neve, l’importante valico viario viene chiuso e diventa facile meta di ciaspolatori e scialp che da lassù si godono un impareggiabile panorama alpino. L’itinerario è quello classico, già raccontato in quest’escursione che prevede l’arrivo al Rifugio San Marco 2000. Condizioni della neve permettendo, è poi possibile raggiungere con una comoda ciaspolata di mezz’ora il culmine del famoso valico sul quale poi affacciarsi verso Morbegno e la Valtellina.

Gallery fotografica

Tracciato GPS
Non disponibile.
Scheda sintetica
Data dell’escursione 13 Dicembre 2010
Località di partenza Mezzoldo, Rifugio Madonna delle Nevi
Sentieri utilizzati Non indicato
Tempi di percorrenza 2 ore e mezza circa (percorso di salita)
Altitudine massima 1991 metri
Attrezzatura Da escursionismo + ciaspole
Difficoltà EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
Acqua sul percorso Se aperto, presso il Rifugio San Marco 2000
Note Nulla

Cristian

Adoro la montagna, risalire lentamente i suoi ripidi versanti, percorrere quei tortuosi sentieri tra fitti boschi ed ampie distese prative. Adoro tutto ciò che l'avvolge e la rende speciale: curiosi animali e coloratissimi fiori, antichi borghi e cadenti cascine abbandonate, il soffio del vento che fischia ai valichi tanto quanto la neve che - candida - cade lentamente, un improvviso temporale tanto quanto l'alba ed il tramonto. Con la fotografia m'illudo di rubare l'emozione di quel momento vissuto sui monti, un'emozione che però porterò sempre con me!

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