Con le ciaspole ai Laghi Gemelli
Parto da Carona con quel venticello che preannuncia il cambiamento: la primavera è ormai alle porte e quel fievole e discontinuo sbuffo, mai troppo forte ma neppur troppo timido, mite senz’altro perché scaldato dai primi raggi del sole, soffia piacevolmente e m’invita alla camminata.
Giunge a tratti un po’ più bruschi man mano che m’alzo verso la conca dei Gemelli. Lì lo percepisco quasi come un compagno di viaggio che, silenzioso poco prima, un attimo dopo mi raggiunge e fa sentire la sua voce mentre, giocando, mi spintona sempre più su.
E’ oltre il rifugio Laghi Gemelli, oltre i dossi innevati che s’alzano in direzione del laghetto della Paura, che quel mio compagno di viaggio, il Vento, diviene prepotente ed incontrollabile. Ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, mette in chiaro chi è padrone di quei luoghi: forti e potenti sono le sue raffiche, ora continue e neppur troppo piacevoli, energiche a tal punto da costringermi più volte a terra, rannicchiato ed aggrappato a sporadici arbusti pur di non prendere il volo, mentre Lui, ululando, frantuma “a gran voce” la crosta ghiacciata del manto nevoso gettandola in aria, nel vuoto della conca dei Gemelli, come i frammenti di vetro di una finestra che esplode d’improvviso colpita dal lancio di un sasso. Mi rassicuro osservando le montagne tutt’attorno, Loro conoscono bene quel dispettoso e provocatorio Vento: lo lasciano fare, si fanno fasciare prepotentemente in una scenografia di bianchi spruzzi vaporosi che s’avviluppano nel vuoto del cielo blu mentre, quasi divertite, restano immobili e sorridono.
Descrizione del percorso
L’itinerario è quello classico che ricalca il sentiero estivo 211 CAI con partenza dal lago di Carona. Si sale inizialmente nel fitto bosco sino a sbucare in zona più aperta poco prima di raggiungere il lago Marcio. Qui, a seconda dell’innevamento e delle eventuali tracce presenti sulla neve, occorre valutare se abbandonare, come spesso accade con recenti ed abbondanti nevicate, il sentiero estivo per risalire a destra passando sotto i piantoni della funivia sino a sbucare appena più sopra del bacino del lago Marcio.
Si prosegue verso il lago Casere, non prima di aver attraversato – se le condizioni lo consentono – il lago Marcio che, nel periodo invernale, viene solitamente svuotato quasi completamente. Diversamente è possibile seguire la via del sentiero estivo che fiancheggia il lago Marcio sulla riva destra, sino a raggiungere il lago Casere e la stazione di arrivo della funivia dell’Enel.
Non resta altro che proseguire in falsopiano sino al ponte sul torrente Gorno, attraversato il quale il sentiero riprende la salita sino al rifugio Laghi Gemelli.