Ciaspolata al Maniva: Dasdana e Colombine
Come per il Passo San Marco, anche il Giogo del Maniva non appena cade la prima neve vien chiuso al traffico veicolare. Pare in questo modo che la natura voglia isolarsi da tutto e da tutti e si ribelli creando disagi a chi, come nel caso del Giogo del Maniva, intenda valicare dalla Val Trompia verso la Val del Caffaro e viceversa. Ma è proprio allora, nel pieno dell’inverno, che questi valichi alpini si animano di vita: ciaspolatori, escursionisti, scialpinisti, sciatori e snowboarder oltre a giovanissimi a bordo di bob e slitte. Tutti si divertono solcando queste soleggiate alture innevate dove il buon senso e l’organizzazione permettono a tutti di fruire la montagna nella sua veste bianca.
Si potrebbe dire che ce n’è per tutti i gusti anche per chi, come me, preferisce farsi accarezzare da quella lieve brezza selvaggia e un po’ meno caotica. In tal caso occorre andare oltre, almeno sin dopo le ultime stazioni di arrivo delle numerose seggiovie e proseguire verso quella lieve appendice del Dasdanino e poi sulla più elevata altura del Monte Dasdana. Anche oltre, sino a toccare, nel limite che il manto nevoso consente, una delle tre cime del Monte Colombine dalla quale, poi, non resta altro che sedersi ed osservare l’infinito panorama.
Descrizione del percorso
L’escursione, una classicissima in territorio bresciano, prende il via dal Rifugio Hotel Bonardi, raggiungibile in auto risalendo la Val Trompia attraverso la strada che da Collio conduce al passo Maniva. Indossate le ciaspole, imbocchiamo la strada innevata che sale alle spalle del Rifugio Hotel Bonardi. Il percorso, chiaramente intuibile perchè utilizzato dai ciaspolatori ma anche da scialp e qualche sciatore in discesa che rientra al punto di partenza, fiancheggia la pista da sci di Persole – Dasdana sino a raggiungerne la stazione di arrivo della seggiovia, a quota 2088 metri.
Raggiunta la stazione di arrivo della seggiovia, pieghiamo leggermente a sinistra sino a passare alle spalle dello Chalet Dasdana. Ora l’ambiente di fa più ampio e selvaggio e, certamente, meno affollato. Difronte a noi abbiamo le prossime facili mete: l’appendice del Dasdanino, il Monte Dasdana ed alle spalle di quest’ultimo il Monte Colombine.
Ripartiamo dalla sosta proseguendo quindi alle spalle dello Chalet Dasdana e, affrontato un tratto pianeggiante, raggiungiamo le pendici del Dasdanino mentre a destra la traccia – che non seguiremo – prosegue verso il Dosso dei Galli, coi conosciutissimi ripetitori, e la Punta Dell’Auccia.
Proseguiamo ora con maggiore attenzione ed impegno fisico nell’affrontare il breve ripido tratto che ci permette, con stretti zig zag, di giungere sull’altura del Dasdanino. Il panorama alle spalle è già strepitoso!
Continuiamo lungo la ripida dorsale dalla quale spicca quale scenica cornice nevosa che volge verso il pendio nord-est. In breve ecco raggiunta anche la cima del Monte Dasdana, a quota 2191 metri.
La ciaspolata potrebbe anche terminare qui, al cospetto delle tantissime cime che si stagliano tutt’attorno: la Concarena, il Cornone di Blumone, la Presolana ed il Pizzo Camino. Oppure, valutate le condizioni del manto nevoso, è possibile proseguire lungo la dorsale che scende alla sottostante sella e proseguire verso il vicino Monte Colombine, una bastionata formata ben tre cime. La prima cima, quella orientale, è facilmente vinta risalendo il breve pendio dove comunque occorre mantenersi lontani dalle belle ma poco stabili cornici di neve che sporgono verso nord. Dalla cima orientale del Monte Colombine, a quota 2149 metri, il panorama è davvero grandioso e con soddisfazione è possibile scrutare il bel percorso di salita.