Ciaspolata sul Monte Colombe’
Inizio l’anno 2012 con un escursione che mi porta al di fuori delle mie amate Orobie, sul Monte Colombè, in alta Val Camonica. Varcare i confini orobici vuol dire allontanarsi da quegli affezionati monti di casa che ormai fanno parte della mia vita. Monti che facilmente riconosco dal profilo quando, quotidianamente, li vedo dalla città o dalla bassa provincia bergamasca, magari mentre sto lavorando oppure affaccendato in tutt’altro.
Descrizione del percorso
Già altre volte mi ero portato oltre i confini orobici ed in tutte quelle circostanze sono sempre rimasto soddisfatto dalla bellezza di quei luoghi, dagli eccezionali ed infiniti panorami; seppure spiazzato per la mancanza di conoscenze del territorio, molte cime sono e probabilmente rimarranno per me senza un nome, son sempre stato spinto dalla voglia di avventura, dalla necessità di scoprire qualcosa di nuovo ed emozionante.
La ciaspolata al Monte Colombè è una lunga camminata di almeno tre orette (…appesantita da qualche panettone ancora da smaltire) che prende il via da Paspardo. Si oltrepassa l’abitato sino ad imboccare la via Zumella che seguiremo sino a quando sarà possibile percorrerla in sicurezza con l’autovettura. Quest’oggi, la presenza di alcuni lastroni ghiacciati sull’asfalto mi consentirà di percorrere la via Zumella solo per poche centinaia di metri, sino ad un largo tornante, in corrispondenza di una bella baita ristrutturata con ampio giardino, dove sarò costretto a parcheggiare in una piccola area di sosta a bordo strada.
Lasciata l’autovettura, si risale la via Zumella sino a raggiungere le due indicazioni (a sinistra della strada) per il Rifugio Colombè: la carrabile ed il sentiero. Pieghiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero che risale tra radi arbusti, inizialmente su un tratto malagevole che poi diventa una comoda mulattiera a tratti acciottolata. Si prosegue con moderata pendenza su spazi più aperti con fantastiche vedute sulla Concarena e sul Pizzo Badile Camuno. Oltrepassata una piccola santella con Madonna, raggiungiamo un incrocio sentieristico: manteniamoci sulla via principale seguendo sempre le indicazioni per il Rifugio Colombè (segnavia 117).
Proseguiamo risalendo la larga mulattiera che prosegue alle spalle del Rifugio Colombè. Il percorso, che man mano diviene un classico sentiero innevato dove seguiremo le tracce di scialpinisti e ciaspolatori, continua tra radi abeti e bassi arbusti innevati. In breve raggiungiamo un’ampia zona aperta e priva di vegetazione alle pendici del monte Colombè, sul cui versante numerosi scialp hanno lasciato la loro firma. Proseguiamo verso est (destra), in direzione della cima del Monte Colombè, risalendo con non poca fatica i numerosi zig zag che permettono di avvicinarci alla vetta. In questo tratto, ed in modo particolare quello più ripido che precede la cima, occorre valutare se sia necessario abbandonare le ciaspole e far uso di ramponi. Dopo questo faticoso tratto si raggiunge la vetta, a quota 2162 metri, dalla quale non possiamo che ammirare l’infinito panorama sulla vicina Concarena, il Pizzo Badile Camuno, la vicinissima cima di Barbignaga con tanto di croce e madonnina (…che è possibile raggiungere in condizioni ottimali del manto nevoso), l’Adamello, il Bernina, il lago d’Iseo e, a dimostrazione che dall’alto dei monti non vi sono confini che tengano, anche un po’ delle nostre amate montagne di casa: le Orobie.