Ciaspolata sul Monte Gardena
La ciaspolata sul Monte Gardena, a quota 2117 metri, meta prediletta di numerosissimi scialpinisti, ha in se non solo l’entusiasmo e l’appagamento che si ottiene raggiungendone la vetta ma anche l’emozione di camminare in uno dei luoghi più belli delle nostre orobie: la Valle di Scalve. Lungo tutto il percorso, reso incantato dal bianco manto nevoso, avremo infatti la possibilità di passare dal fitto bosco all’ampia e soleggiata conca dei campelli dove, alla nostra destra, avremo sempre in primo piano le piccole dolomiti scalvine con l’elegante e slanciato Cimon della Bagozza a fare gli onori di casa.
Descrizione del percorso
La ciaspolata sul Monte Gardena, a quota 2117 metri, meta prediletta di numerosissimi scialpinisti, ha in se non solo l’entusiasmo e l’appagamento che si ottiene raggiungendone la vetta ma anche l’emozione di camminare in uno dei luoghi più belli delle nostre orobie: la Valle di Scalve. Lungo tutto il percorso, reso incantato dal bianco manto nevoso, avremo infatti la possibilità di passare dal fitto bosco all’ampia e soleggiata conca dei campelli dove, alla nostra destra, avremo sempre in primo piano le piccole dolomiti scalvine con l’elegante e slanciato Cimon della Bagozza a fare gli onori di casa.
Come per la ciaspolata sul Monte Campioncino, la partenza avviene dalla località Fondi di Schilpario dove solitamente il traffico veicolare viene bloccato a causa della neve. Pertanto, parcheggiata l’auto e calzate le ciaspole, oltrepassiamo il caratteristico borgo rurale e, seguendo sommariamente la strada, ora completamente innevata, che porta verso il passo Vivione, attraverso zone di ampie radure ed altre di fitto bosco, raggiungiamo – dopo circa 40 minuti – il Rifugio Cimon della Bagozza.
Abbandoniamo la strada per il passo Vivione e, lasciato a sinistra il rifugio Cimon della Bagozza, proseguiamo a destra inoltrandoci, per un breve tratto, nel fitto bosco. In breve giungeremo nell’ampio altopiano della conca del Campelli.
Proseguiamo ora lungo la mulattiera che si inoltra nella bellissima conca. Davanti a noi il Monte Campione e Campioncino mentre alla nostra sinistra i dolci pendii del Monte Gardena. Giunti poco oltre, in prossimità di un bivio che verso destra conduce in direzione della Malga Campelli di Sotto, pieghiamo a sinistra sino ad individuare, e raggiungere, il tracciato della carrareccia, un tempo utilizzata per accedere alle miniere, che risale i pendii alla nostra sinistra. Percorriamola con moderata pendenza, sino a risalire il promontorio con alcuni ampi zig-zag. Dopo aver guadagnato quota, raggiungiamo un’ampia sella che ci consente la visuale sull’anticima e la cima del Monte Gardena. Ancora un breve ripido tratto di salita e siamo sull’anticima; percorriamo la dolce dorsale e guadagniamo in breve la vetta, a quota 2117 metri.