Cima Buldet
La cima Buldet, modesta montagna seriana sconosciuta a moltissimi escursionisti, anche bergamaschi, racchiude in sé il carattere del vero montanaro. Estranea e schiva, burbera e severa ma, in fondo, una volta conquistata, tanto generosa da regalarti il suo cuore.
Estranea e schiva a tal punto che, seppur s’innalzi ben visibile sopra l’abitato di Onore e quasi ti pare di toccarla tanto è vicina, è ben attenta, almeno nel primo tratto di avvicinamento, a nascondere ogni indizio utile che permetta di raggiungerla.
Burbera e severa perché quando s’accorge che l’escursionista non molla la presa, subito alza la posta in gioco e aumenta duramente la pendenza del sentiero che risale il suo versante più accessibile.
Infine, ma solo dopo tanta fatica, generosa da lasciarsi conquistare lietamente. Solo allora saprà regalarti il suo cuore consentendoti di ammirare, dalla sua alta croce di vetta, tutto lo spettacolo orobico che la circonda.
Descrizione del percorso
Partenza dallo chalet La Goccia di Onore dove, lasciata l’autovettura, imbocchiamo a sinistra la sterrata che volge verso l’azienda agricola Arec.
Il percorso segue fedelmente la sterrata che, con moderata salita, oltrepassata l’azienda agricola, piega leggermente verso destra per poi risalire, dritto per dritto, verso la meta di cima Buldet che ben visibile si alza davanti a noi nella sua informe mole verdeggiante.
Ad un certo punto la sterrata piega nettamente a destra ed oltrepassa quello che appare l’alveo di un fiume in secca, sino a raggiungere la baita Buldet.
Ora tutto cambia, sia l’ambiente che la pendenza del percorso ci lanciano in un altro mondo: imboccata la mulattiera a sinistra della baita Buldet la pendenza si fa tosta a tal punto da far stirare i muscoli dei polpacci mentre il respiro si fa sempre più affannoso. A mettere a dura prova l’escursionista c’è poi il terreno molto sdrucciolevole.
Risaliamo con fatica restando fortunatamente in una zona ombreggiata dalla boscaglia; in nostro aiuto arriva anche una ringhiera con scorrimano, molto utile anche nella discesa.
Raggiunto lo Stalì Buldet, proseguiamo verso destra ancora allietati dall’ultimo tratto di fitto bosco. Immediatamente dopo, alcuni stretti tornanti ci fanno ancora prendere quota e, lasciata alle spalle la boscaglia, ci proiettano in spazi a cielo aperto che ci consente di ammirare il bel panorama su Onore e l’alta Valle Seriana.
La salita non è finita, anzi, la pendenza aumenta ancora ed ora su tratti erbosi che un tempo erano pascolivi. Saliamo con fatica sino ai 1480 metri di altitudine dove, finalmente, la grande croce di vetta ci accoglie a braccia aperte e attorno ad essa possiamo quindi contemplare il bellissimo panorama orobico con la grandiosa Regina delle Orobie, la Presolana, che pare davvero vicinissima.
Grazie mille, Cristian, ho sempre attinto alle tue escursioni, sempre ben dettagliate e ricche di particolari…
Ciao Valentina, grazie a te!
Salve, una domanda: ma che voi sappiate la Baita Buldet offre servizio di ristorazione o è solo l’eremo di qualcuno?!
Grazie!
Ciao Arnaldo, per la salita a cima Buldet non è presente nessuna possibilità di ristoro se non il pranzo al sacco.