Cima Rovaia
Prima piana, poi in costante e ripida salita, la via per cima Rovaia colleziona quindi un susseguirsi infinito di zig-zag prima di uscire dal bosco e consentirci, finalmente, di lasciar correre lo sguardo verso l’azzurra lontananza camuna.
Quegli stessi ripidi zig-zag, quelli che oggi calpestano escursionisti in cerca di solitudine, sfreccianti bikers che scendono a valle a rotta di collo, infaticabili runners impegnati in lunghissimi ultra trail ma anche simpatiche mucche al pascolo, fanno parte del complesso che prima dell’inizio della Grande Guerra costituiva la seconda linea arretrata costruita sopra l’abitato di Vezza d’Oglio ed insieme a camminamenti, trincee e postazioni, ancora tutti in ottimo stato di conservazione, servivano ai nostri soldati per tenere sotto controllo la prima linea del Tonale.
Il museo all’aperto, posto appena sotto cima Rovaia, è un buon punto di partenza per ricordare, e farne tesoro, quel triste periodo storico neppur troppo lontano.
Descrizione del percorso
Lasciata l’autovettura in frazione Tu di Vezza d’Oglio, imbocchiamo la mulattiera che pian piano, in dolce salita, ci immette nel bellissimo regno dei cervi, la Val Grande.
Dopo poco meno di venti minuti, raggiunto un primo bivio sentieristico posto in corrispondenza della santella mariana, pieghiamo a destra e risaliamo la mulattiera con direzione della nostra meta, cima Rovaia.
Ci alziamo pian piano sopra la Val Grande, sino ad un successivo bivio sentieristico segnalato dalle puntuali indicazioni: pieghiamo nettamente a destra ed imbocchiamo la strada militare che, ora pressoché in falsopiano, raggiunge il bivio per Boron e ci invita a piegare a sinistra tralasciando la via ciclabile verso Boron.
Lasciato alla spalle il bivio sentieristico, inforchiamo il ripido susseguirsi di zig-zag; la strada militare prende velocemente quota e risale sino alla località La Plaza dove, finalmente, l’uscita dal bosco ci consente di individuare il museo, posto sul soprastante dosso erboso, ed il solco disegnato dal sentiero sui versanti sud di cima Rovaia.
Appena oltre, tralasciata l’indicazione del Sentiero del Pastore che scende in Val Grande, il sentiero insiste con un ultimo ampio zig zag e ci permette di raggiungere il Museo all’aperto attorniato in parte da una fitta rete di camminamenti e trincee; poco più sopra, l’ultimo sforzo di permette di raggiungere la dolce vetta di cima Rovaia, a quota 2530 metri di altitudine.