Monte Madonnino da Valgoglio
Situato lungo lo spartiacque che divide la Val Brembana dalla Val Seriana, il Monte Madonnino è una delle tante belle cime che contornano la fantastica conca del Calvi. D’inverno, anzi, ad inizio primavera, quando la zona è ancora perfettamente innevata, la sua vetta diviene parte integrante del classico percorso di sci-alpinismo del Trofeo Parravicini mentre nella bella stagione, probabilmente complice la facilità d’accesso, è una delle cime più gettonate dagli escursionisti che, grazie alla sua elevata altitudine, cercano refrigerio dal caldo afoso della città.
Descrizione del percorso
L’accesso può avvenire da Carona, risalendo il sentiero sino al Rifugio Calvi per poi proseguire sino al Passo Portula e, quindi, alla vetta. Oppure, come narrato in questa escursione, partendo da Valgoglio, precisamente dalla frazione Bortolotti, dove, in prossimità del Ristoro dei 5 Laghi, è possibile parcheggiare l’autovettura ed imboccare il sentiero 228 CAI.
Risalito un primo tratto ripido di strada asfaltata, ci inoltriamo nella fitta abetaia che, fiancheggiando in più punti la grossa tubatura verde della condotta dell’acqua, permette di raggiungere la mulattiera che sale da Valgoglio – S. Antonio. Seguendo le indicazioni poste su un tronco, prendiamo a sinistra e risaliamo l’ampio sentiero che in breve porta a raggiungere un’ampia radura con le prime indicazioni sentieristiche del CAI. Quindi, lasciata a destra la mulattiera, proseguiamo verso sinistra e dopo numerosi e ripidi tornanti raggiungiamo il pianoro ove sono collocati diversi edifici dell’ENEL. Proseguiamo lungo il sentiero che salendo alto verso destra raggiunge la diga del lago Succotto, a quota 1854 metri.
Costeggiamo il lago sulla sinistra orografica e, risalita una zona rocciosa, raggiungiamo in breve il secondo bacino del Lago Cernello con l’omonima baita gestita e di proprietà del Cai di Alzano Lombardo.
Dopo aver ripreso fiato, proseguiamo alle spalle della Baita Cernello, lungo il segnavia 230 CAI che sale verso la Costa d’Agnone. Continuiamo lungo il marcato sentiero che, con direzione del passo Portula, risale a mezza costa e ci porta a raggiungere un breve tratto in cresta. Alla nostra destra la vista spazia sulla verdeggiante zona delle baite del Cardeto. Terminato il tratto di breve cresta scendiamo leggermente di quota per poi risalire un’ampia e ripida dorsale. Ad un bivio perfettamente indicato con scritte su roccia, abbandoniamo la direzione del vicino Passo Portula per risalire il pendio erboso che in pochi minuti permette di raggiungere la vetta del Monte Madonnino, a quota 2506 metri di altitudine. In assenza di nebbia o brutto tempo, il panorama spazia a 360° gradi sulle bellissime orobie ed oltre. Il versante opposto a quello di risalita è tutto dedicato alla conca del Calvi e le famose cime che la contornano; appena sotto il lago dei Curiosi, il lago Fregabolgia ed il lago Rotondo. Oltre è ben visibile il Disgrazia, perennemente innevato. Uno sguardo alle spalle, lungo il sentiero di salita, ci permettere di godere del panorama sui laghi Succotto e Cernello mentre poco distante svetta l’elegante Monte Pradella.