Invernale al Pizzo Corzene
Parto da Donico di Castione della Presolana con l’idea di raggiungere almeno la Baita Cassinelli, e sarà difficile lasciarla alle spalle una volta odorato quel delizioso profumo che usciva dalle sue cucine.
L’idea della breve ciaspolata lontano dalla foschia che man mano vela tutta la vallata, lascia ben presto il posto a qualcosa di più intrigante: la cappella Savina ed il bivacco Clusone, forse la Grotta dei Pagani o magari il Passo di Pozzera. Oppure, perché non l’ascesa al Pizzo Corzene, rispondo ad una coppia di scialp della Valcamonica che mi sorpassano all’ingresso della Valle dell’Ombra. Ramponi e voglia di camminare stanno nello zaino che aspettano solo di esser chiamati all’appello di questa splendida giornata che pian piano si apre ad un caldo sole, quasi primaverile, e ad un cielo azzurro che esalta la regalità della Presolana. Ci penso ben poco e seguo i due scialp mentre i binari che sfumano alle loro spalle si addolciscono dopo il tratto iniziale e solcano le enormi dune della vallata, quasi come la scia di una barca che scivola ed ondeggia tra le onde. Un ultimo ampio semicerchio quasi a stuzzicare le pareti della Presolana, poi l’arrivo al Passo di Pozzera: non resta altro che calzare i ramponi e godere dell’imminente spettacolo che pian piano si apre tutt’attorno mentre l’affilata vetta ci accoglie stanchi ma immancabilmente soddisfatti.
Descrizione del percorso
Lasciata l’autovettura nell’ampio parcheggio antistante l’hotel Spampatti, posto poco prima di giungere al Passo della Presolana per chi proviene da Bergamo, imbocchiamo il classico sentiero che in meno di 45 minuti raggiunge la Baita Cassinelli (…sentiero già indicato in questa relazione). Alternativamente possiamo partire dal Passo della Presolana imboccando il segnavia 315 CAI.
Superata la Baita Cassinelli, proseguiamo lungo il sentiero che, inizialmente molto largo e quasi pianeggiante, alterna poi stretti zig zag che si alzano ripidamente verso l’alto dell’ampia Valle dell’Ombra.
Superato il primo faticoso tratto, la traccia attenua la propria pendenza e piega verso destra risalendo modesti dossi innevati, sino a raggiungere, o comunque a fiancheggiare poco più sotto, il piccolo bivacco Clusone.
Proseguiamo tra le sottostanti dune nevose e con ampio semicerchio raggiungiamo il passo di Pozzera, a quota 2126 metri di altitudine. Lasciate le ciaspole, indossiamo il paio di ramponi necessari per affrontare la ripida dorsale che abbastanza velocemente ci conduce sino all’aerea vetta del Pizzo Corzene, a quota 2196 metri di altitudine.
NOTE: E’ buona norma che ogni escursione venga svolta in una zona montana conosciuta. Ciò premesso, occorre tener presente che se nella bella stagione è abbastanza semplice individuare tracce ed indicazioni sentieristiche da seguire, nel periodo invernale spesso tutto ciò è celato dall’abbondante manto nevoso. A questo si aggiunge il fatto che le eventuali tracce lasciate sulla neve da scialp e ciaspolatori non sempre ricalcano lo stesso sentiero estivo o quello indicato dal CAI ma, a seconda dell’innevamento e delle condizioni meteo e spesso anche a causa di tratti che sono divenuti improvvisamente pericolosi, possono subire variazioni rispetto alla stagione invernale precedente o, addirittura, al giorno prima. Ecco perchè ogni indicazione presente sulle relazioni di questo sito, soprattutto quando queste riguardano itinerari caratterizzati dalla difficoltà EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato), è riferita alla giornata in cui l’escursione è stata effettuata.