Monte Barbarossa ad anello
Partiamo da Lizzola in compagnia di due scialp che, dopo averci sorpassato quasi subito, si dirigeranno poi verso lo Sponda Vaga. Noi, oltrepassate le baite dell’Asta, proseguiamo verso il Monte Barbarossa, la nostra prima meta, mentre la bella giornata, che aveva aperto questa piacevole camminata, pian piano si scurisce lasciando spazio a minacciosi nuvoloni. Non importa, proseguiamo, anche se con molta fatica a causa dell’abbondante neve fresca che ricopre l’avvallamento che precede il colletto tra il Colle delle Oche ed il Barbarossa.
Descrizione del percorso
Ad ogni passo si sprofonda di almeno 60-70 centimetri tanto che, poco prima di raggiungere il colletto, siamo costretti ad una faticosa deviazione sul versante sinistro. Raggiunta la quota 2100 metri del colletto, pieghiamo a destra e, calzati i ramponi, sotto una lieve nevicata imbocchiamo la ripida cresta che ci consente velocemente di raggiungere la vetta del Monte Barbarossa, a quota 2148 metri, ottimo balcone sulle prossime mete da raggiungere: il Colle delle Oche ed il Monte Pizzul.
Mentre si alza un lieve vento gelido, discendiamo il ripidissimo sentiero utilizzato per la salita con direzione del colletto e quindi proseguiamo lungo l’affilata cresta che ci consente di raggiungere il colle delle Oche. Continuiamo questa bella cavalcata in cresta scendendo la facile dorsale del colle sino all’affilata cresta rocciosa che porta alla cima del Monte Pizzul. Questo tratto, seppur sgombro di neve, richiede maggiore attenzione per via di un iniziale passaggio su roccia da non sottovalutare. In breve anche la cima del Monte Pizzul è conquistata. Non resta altro che discendere, tra mille capitomboli e affondi improvvisi nella fresca neve, sino alla chiesina del Passo della Manina e quindi a Lizzola. Grazie Vittorio! …sei stato uno spasso!