Monte Campagano ad anello
Nella sua docile e mansueta forma, che non deve comunque trarre in inganno visto che per arrivare fin lassù occorre passare qualche aerea crestina, il panettone Campagano conserva ancor oggi quella glassa bianca residuo di un inverno non certo avaro di nevicate.
Un immenso candore nevoso che dal basso, salendo dalle baite del Zulino già brulicanti di primavera e di vita, neppure t’immagini. Eppure basta uno strappo su terreno battuto, un ripido sentiero che svicola flessuosi pini mughi che, d’un tratto, ecco tornato l’inverno. A corredare quest’escursione invernal-primaverile fa pure capolino il “bel tempo”. Bello, s’intende, solo per le fascinose e scenografiche nuvole che nel corso delle ore hanno contornato le maestose cime dolomitiche della Valcanale rendendole cupe e minacciose.
Ma come per magia, le nuvole reggeranno per tutto il lungo anello sentieristico che discende sino alle baite Campagano e quindi all’Alpe Corte dove il brontolio di alcuni tuoni m’inviteranno ad accelerare il passo.
Descrizione del percorso
Anche in questo caso l’escursione segue di pari passo l’itinerario seguito per la Ciaspolata sul Monte Campagano dello scorso dicembre 2012: partenza da Valcanale (frazione di Ardesio), poco oltre il bel laghetto alpino si imbocca a destra il segnavia 265 CAI con direzione della Forcella di Zulino. Il sentiero, che nella prima parte si alza nel fitto bosco, lascia poi spazio al cielo aperto e prosegue sino alla Baita Bassa di Zulino, poi alla Baita di Zulino di Mezzo, quest’ultima poco oltre il bivio col segnavia 265A che imboccheremo al ritorno dalla cima del Campagano per proseguire l’itinerario ad anello, ed infine alla Baita Alta di Zulino dalla quale, attraverso pini mughi ancora parzialmente coperti dalla neve, non resta altro che risalire sino al breve tratto di cresta che ci separa dalla vetta panettone, a quota 2053 metri.
Lasciata la vetta del monte Campagano, riattraversato l’intero pianoro che contraddistingue questa facile montagna, scendiamo nuovamente alla Baita Alta di Zulino e poi a quella di Mezzo; scendiamo ancora di qualche decina di metri e, in corrispondenza del piccolo laghetto che serve ad abbeverare gli animali, lasciamo il sentiero usato per la salita per imboccare a destra il segnavia 265A che, con lungo traversone, quest’oggi spesso interrotto dai resti di slavine scese nell’inverno, ci permette di giungere sino al bel anfiteatro dove sorge la Baita Campagano Bassa.
Lasciata la baita, scendiamo a valle seguendo le indicazioni bianco rosse poste su tronchi d’albero e su rocce. Giunti all’incorcio col segnavia 216 CAI, che in salita porta al Passo Laghi Gemelli, pieghiamo a sinistra sino a raggiungere in breve il Rifugio Alpe Corte dal quale, con il classico sentiero 220 CAI possiamo tornare al punto di partenza.