Cima Papa Giovanni Paolo II e Monte Galline
A scavalco tra Valle Seriana e Valle Brembana, tra la bolgia, poco raccomandata in questo periodo emergenziale, dell’Alpe Corte, da un lato, e quella delle Baite di Mezzeno, dal versante opposto, ricamo un percorso tutto, o quasi, in solitaria. Che botep!
Scarto i primi cinque escursionisti che mi anticipano e che si dirigono verso il Branchino; poco oltre, vengo raggiunto da altri tre che però, giunti al passo Laghi Gemelli, proseguono dritti verso il passo di Mezzeno. Ora, uno solo mi anticipa verso la vetta della Cima Papa Giovanni Paolo II ma non appena raggiungo la croce di vetta anche quest’ultimo si è volatilizzato.
In totale solitudine, raggiungo il monte delle Galline e proseguo, in compagnia solo del vento, la lunga e panoramica dorsale che scende al Passo di Marogella. Un ultimo ampio respiro, prima di tuffarmi, ancora una volta, nel trafficato sentiero che dall’Alpe Corte scende a Valcanale.
Descrizione del percorso
Partenza da Valcanale di Ardesio dove, lasciata l’autovettura, imbocchiamo il segnavia 220 CAI che, seguendo di pari passo la comoda strada bitumata, raggiunge il rifugio Alpe Corte in circa 40 minuti dalla partenza.
Proseguiamo lasciando alle spalle il rifugio alpino e, al successivo bivio sentieristico, prendiamo verso destra il segnavia 216 CAI che sale verso le baite Corte.
Il sentiero si alza sempre con moderata pendenza e fiancheggia il torrente Acqualina dopodichè, attraverso una breve serie di zig-zag, raggiunge il primo pianoro pascolivo ove sorge la Baita Corte di Mezzo, a 1669 metri di altitudine.
Una breve pausa ci consente di ammirare tutta la severa bastionata dolomitica che parte dal monte Secco seriano e raggiunge il Pizzo Arera. Spettacolare!
Riprendiamo il cammino e di conseguenza riprendiamo la salita. L’ambiente si fa pian piano più severo e d’alta montagna ma ben presto ecco raggiunto un secondo pianoro pascolivo ove sorge la Baita Corte Alta a quota 1885 metri di altitudine.
Continuiamo in costante salita. Pare che il Passo Laghi Gemelli sia inarrivabile. Nel frattempo, prendiamoci qualche bella pausa per ammirare il Pizzo Camilla e la lunga bastionata del monte Corte che chiudono la vallata alla nostra destra.
Il sentiero prosegue tra magri pascoli e roccette. Alcuni piccoli nevai non si arrendono all’imminente arrivo della stagione estiva ma sono facilmente bypassabili e poco ostili. Un ultimo sforzo ed ecco raggiunta la quota 2139 metri di altitudine del Passo Laghi Gemelli dal quale, finalmente, possiamo ammirare il panorama che spazia sul versante opposto della vallata, sui Laghi Gemelli, il Pizzo Becco e il monte Farno mentre alla nostra sinistra si alza la nostra prima meta: la Cima Papa Giovanni Paolo II.
Lasciato il Passo Laghi Gemelli alla nostra destra, proseguiamo lungo il sentiero che volge verso il Passo di Mezzeno. Ma, dopo poche decine di metri, abbandoniamolo per risalire a sinistra seguendo qualche ometto di pietra che segna la salita alla Cima Papa Giovanni Paolo II. Il percorso è comunque intuitivo e la meta è raggiunta in men che non si dica.
Dalla Cima Papa Giovanni Paolo II, in realtà sulle carte è nominata come Cima di Mezzeno, la vista spazia a trecentosessanta gradi su gran parte delle Orobie: oltre al pizzo Becco e al monte Farno, spiccano ora il monte Spondone, il Monte del Tonale, il Pizzo Orobie ed il Pietra Quadra. Ma anche la nostra prossima meta, il Monte delle Galline, un’appendice rocciosa che si alza seguendo il filo di cresta che la collega alla Cima Papa Giovanni Paolo II.
Riprendiamo il cammino seguendo il filo di cresta ed in circa mezz’ora eccoci ai piedi del monte delle Galline. Non resta altro che prestare un poco di attenzione in più: la breve cresta ora si assottiglia un poco ma nulla di difficile ed in breve ecco raggiunta la quota 2131 metri di altitudine.
Il nostro anello prosegue ora verso il Passo di Marogella. Facciamo dietro front sino alla base del Monte delle Galline e prendiamo a sinistra un esile sentiero che passa ai piedi della nostra ultima meta. Molto facilmente si scende di quota lasciando alle spalle l’ambiente severo per quello più alpestre e pascolivo che circonda il Passo di Marogella.
La facile discesa segue grosso modo il crinale e facilmente raggiunge la quota 1873 del Passo di Marogella dal quale, con ripida discesa, si raggiunge nuovamente il rifugio Alpe Corte ed infine Valcanale di Ardesio.