Monumento Naturale Valle del Brunone
Il cielo grigio e l’ingorgo veicolare causato da un incidente sulla rotatoria di Villa d’Almè mi invitano ad una deviazione: direzione Valle Imagna e forse il Resegone ma, salendo verso Brumano, vengo distratto dalle indicazioni per la Valle del Brunone.
Non ci penso due volte, abbandonata l’idea di salire quella che Manzoni definisce una moltitudine di “cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega”, il Resegone appunto: freccia a destra sul tornante e sosta a Ponte Giurino dove, quindi, imbocco il tanto amato sentiero montano che si addentra nella sconosciuta Valle del Brunone.
La meraviglia di questa selvaggia e piccola vallata che prende il nome dall’omonimo torrente che l’attraversa, appare sin da subito evidente già percorrendo il più breve dei tre percorsi che vengono proposti per la sua visita, il percorso A: fitti boschi si alternano a piccole praterie punteggiate da isolati casolari e baite mentre nel bucolico paesaggio di media montagna affiorano argilliti nere vecchi di oltre 200 milioni d’anni fa!
Un vero e proprio Monumento Naturale ricco di acque sulfuree le cui proprietà curative erano già ben note all’Abate Stoppani che allora le definì “…puzzolenti… …e ora raccolte con cura così gelosa…”.
Un sito di rilevanza mondiale, riconosciuto appunto come Monumento Naturale nel 2001 dalla Regione Lombardia perchè ricco di giacimenti paleontologici risalenti al triassico superiore, al quale la Val Vertova, uno dei più suggestivi angoli della Valle Seriana ad elevato valore ecologico e paesaggistico che oggi sempre più rischia di diventare una colata di cemento vittima dei soliti interessi economici, dovrebbe far riferimento, almeno per quanto riguarda la possibilità di diventare anch’essa un’area preservata dal punto di vista naturalistico. Ma questa è un’altra storia…
Descrizione del percorso
La facile escursione prende il via dalla località Ponte del Giurino di Berbenno, in corrispondenza del centro sportivo, dove, lasciata l’autovettura nell’ampio piazzale riservato all’ingresso visitatori della vallata, che come detto è oggi riconosciuta come Monumento Naturale, imbocchiamo il largo sentiero pianeggiante indicato come itinerario A.
La stradetta s’insinua dolcemente tortuosa, ma sempre pianeggiante, nella fresca boscaglia sino alla prima area pic-nic alla sinistra della quale scende il sentiero che utilizzeremo per il ritorno dal lungo giro ad anello, contraddistinto dall’itinerario B e C.
Proseguiamo molto comodamente lungo l’itinerario A ed attraversata una serie di tre ponticelli in legno, ecco raggiunta una seconda area per pic-nic in corrispondenza della quale troviamo le sorgenti sulfuree ed un pannello illustrativo ricco di notizie utili sulla solfatizzazione dell’acqua.
Terminata la visita di quest’angolo della Valle del Brunone, con il casello e la scenografica cascatella, facciamo ritorno al punto di partenza per imboccare, dal piazzale di parcheggio delle autovettura, il percorso contraddistinto con la lettera B che, in moderata salita, si inoltra nella fitta boscaglia.
Superati alcuni brevi strappi di pendenza, il sentiero raggiunge un bivio sentieristico: lasciamo a destra la prosecuzione lungo l’itinerario B – C e prendiamo a sinistra il percorso indicato come B scorciatoia.
Raggiunto un bel rustico immerso nella vegetazione, imbocchiamo a sinistra il sentiero che molto brevemente scende verso la Forra, un incantevole e suggestivo angolo naturale dove l’acqua disegna sinuosi percorsi che scendono a valle.
Lasciata alle spalle la Forra, proseguiamo la comoda camminata imboccando il sentiero contraddistinto con la lettera C1. Fiancheggiando il percorso del torrente, risaliamo dolcemente sino a quando, lasciato alle spalle l’ultimo guado, il sentiero si immette su una sterrata che sale verso destra e con qualche tornante raggiunge una baracca. Da quest’ultima, pieghiamo verso sinistra risalendo l’ultimo tratto di sentiero che ci consente di raggiungere la località Pradegoldi.
Attraversiamo le poche abitazioni che compongono questo piccolo borgo sottostante l’abitato di Berbenno e seguiamo la strada asfaltata che prosegue verso valle. Raggiunte le indicazioni sentieristiche classiche di questo percorso, imbocchiamo a sinistra il sentiero che, dopo un tratto pianeggiante, scende nella fitta boscaglia sino a raggiungere una sterrata contornata da ampi pascoli dove capeggia una bella azienda agricola. Seguiamo la sterrata che si allunga in direzione del Monte Linzone, che notiamo in lontananza alzarsi proprio davanti al nostro cammino.
Sbucati sulla strada comunale, proseguiamo in discesa e raggiunte le successive indicazioni sentieristiche, pieghiamo a sinistra imboccando la mulattiera che ci riporta sul percorso A dal quale, quindi, possiamo velocemente far ritorno al punto di partenza.