Pizzo Rabbioso e Pizzo di Spino da Bracca
Pizzo Rabbioso e Pizzo di Spino, già il loro nome la dice lunga riguardo queste due cimette che, all’apparenza docili, punteggiano la costiera montuosa che delimita la Valle Brembana dalla Val Serina e a fatica si contendono la quota mille.
Il primo, rabbioso in tutti i sensi tanto che la croce che cappeggia sull’anticima sud, ideata dall’artista Gianbattista Gritti, si pone dirimpetto alla vera e propria vetta del Pizzo Rabbioso, poco più alta, ad essa collegata da un esile fil di cresta, scoscesa e pericolosa, appunto rabbiosa, che per essere percorsa richiede attenzione e pochi tentennamenti.
Il secondo, spinoso al punto che l’alta croce di vetta che si innalza sulla panoramica cuspide, ben visibile anche dal fondovalle, è raggiungibile a fatica e su ripidissima traccia di sentiero, a tratti esposto, partendo da Ambria di Zogno mentre più facilmente si fa conquistare da Bracca oppure da Pregalleno di San Pellegrino Terme.
Tra i due contendenti il terzo se la gode! Ecco allora che a bilanciare la briosità di queste due cimette tutto pepe si inserisce la cima della Croce di Bracca, docile balcone sull’omonimo abitato che, però, per non essere da meno, si fa conquistare solo dopo una faticosa salita lungo quella che viene chiamata “la direttissima”.
Descrizione del percorso
Partenza da Bracca, precisamente appena prima del campo sportivo a monte dell’abitato, dove, lasciata l’autovettura, imbocchiamo il segnavia 597 CAI che sale su comoda ma piuttosto ripida strada bitumata.
Raggiunto il primo bivio sentieristico, abbandoniamo il segnavia 597 CAI ed imbocchiamo a destra il sentiero per la croce di Bracca. Si sale sempre con decisa pendenza ma la fatica è ben ripagata quando, una volta usciti dal bosco, lasciando correre lo sguardo verso valle, avremo modo di constatare che ci siamo alzati di quota molto velocemente.
Raggiunta la Croce di Bracca, a quota 937 metri di altitudine, proseguiamo lungo il sentiero che, pianeggiante, si congiunge al segnavia 597 CAI e molto velocemente raggiunge un roccolo ristrutturato ad abitazione, punto in cui incrociano i sentieri per il Pizzo di Spino (…che percorreremo al ritorno dal Pizzo Rabbioso) e per San Pellegrino / Frerola.
Imbocchiamo a destra la prosecuzione del segnavia 597 CAI che con dolci saliscendi raggiunge la località Fenii; proseguiamo ancora un breve tratto e, immediatamente prima del Casel Fontana Bruga (…alla nostra destra), a quota 990 metri di altitudine, abbandoniamo il segnavia 597 CAI e pieghiamo nettamente a sinistra risalendo le pendici erbose del Pizzo Rabbioso. Alcuni paletti rossi tracciano la via da seguire.
Il sentiero, inizialmente caratterizzato dalla dolce pendenza, diviene in seguito una decisa salita che ci consente di superare in fretta il breve dislivello che occorre per raggiungere la vetta; un ultimo sforzo e la croce formata da due penne d’alpino intrecciate fra loro è presto nostra e così anche la punta sud del Pizzo Rabbioso, a quota 1130 metri di altitudine.
Dopo la breve sosta che ci consente di ammirare tutte le cime circostanti, riprendiamo il cammino seguendo a ritroso il sentiero percorso in salita, sino a raggiungere il bivio per il Pizzo di Spino che avevamo incrociato all’altezza del roccolo ristrutturato.
Giunti al bivio sentieristico, imbocchiamo a destra il segnavia 594 CAI verso il Pizzo di Spino.
Il sentiero prosegue con dolce pendenza e, dopo un breve strappetto, raggiunge infine la lingua tagliafuoco posta sulla dorsale. Seguiamo quest’ultima sino al punto in cui si immette sul sentiero che, ripido, ci consente di raggiungere molto velocemente la vetta del Pizzo di Spino, a quota 958 metri di altitudine.
Per il ritorno a Bracca basterà seguire a ritroso il sentiero di salita e discendere la direttissima per la Croce di Bracca sino al punto di partenza.