The Floating Piers – Santa Maria del Giogo
La passarella di Christo, The Floating Piers, corre a filo d’acqua collegando Sulzano con Montisola e quest’ultima con l’isola di San Paolo, ma, fintanto che non verrà inaugurata, il miglior modo per godere della sua originalità, ed avere nel contempo un quadro completo di quest’artistica opera lacustre, è quello di risalire le dolci alture che fiancheggiano il Sebino o Lago d’Iseo e contemplarla dall’alto.
Alture che fiancheggiano il Sebino forse neppur troppo dolci visto che quello di oggi è un bel percorso ad anello che dopo il divertente primo tratto che ricalca il percorso per tiratori con l’arco, gestito del gruppo Arcieri del Drago di Sulzano, s’impenna improvvisamente tanto che l’arrivo sul conteso promontorio ai confini con Sulzano, Polaveno e Gardone, dove quietamente è adagiato il Santuario di Santa Maria del Giogo, andrà guadagnato solo col sudore.
Descrizione del percorso
L’anello escursionistico prende il via da Nistisino, piccolo borgo di poche abitazioni a monte di Sulzano, proprio in corrispondenza dell’omonima trattoria adagiata sulle dolci e verdi colline che contornano questa panoramica altura sopra il lago d’Iseo, davanti alla quale corre la famosa Golem – Proai.
Imboccata la stessa direzione del sentiero partigiano nr. 6 in memoria della Brigata Giustizia e Libertà “Barnaba”, si prosegue sulla comoda mulattiera che poco oltre si inoltra nel fitto bosco. In questa prima parte la mulattiera condivide il suo incedere con il percorso allestito per i tiratori con l’arco, gestito dal Gruppo Arcieri del Drago di Sulzano.
Fiancheggiate le ultime piazzole con le sagome in legno di alcuni animali che fungono da bersaglio per gli arcieri, la mulattiera impenna improvvisamente la sua pendenza e con l’aiuto di qualche zig zag acquista velocemente quota sino a sbucare, infine, presso la contrada delle Legor e la trattoria Santa Maria. Bastano ormai pochi passi ancora e l’ampio pianoro sul quale è adagiato l’antico Santuario di Santa Maria del Giogo è ormai conquistato.
Il sentiero prosegue alle spalle della chiesa dove è anche ubicato il rifugio oggi gestito dal Gruppo Alpini di Polaveno ma un tempo utilizzato dai benedettini di Sant’Eufemia per ospitare i viandanti che, percorrendo l’antica strada romana del lago, volevano raggiungere Brescia e la Val Trompia. La modesta altitudine non deve trarre in inganno. Infatti, se da un lato il panorama spazia sulla rigogliosa e verdeggiante Val Trompia, dalla quale eventualmente è possibile percorrere un altro sentiero di salita, dal lato opposto, quello verso il Sebino, la vista spazia su tutto il percorso della The Floating Piers dell’artista Christo, su Montisola e la piccola isola di San Paolo.
Si prosegue alle spalle del Santuario seguendo il sentiero che ora ricalca il segnavia 255 CAI, ovvero il Sentiero degli Elfi. Mai faticoso o troppo impegnativo, il percorso prosegue per un bel tratto tra brevi saliscendi, stando appena sotto il crinale verso la Val Trompia. Oltrepassato il Prat de Gaì, si raggiunge il Monte Castellino e quindi comincia la discesa verso i piccoli borghi di Colma e Cuni. Appena sotto, dopo aver percorso un breve tratto di strada asfaltata, si riprende a destra il sentiero 255 CAI che, molto velocemente, ci riporta a Nistisino.