La valle Adame’ e la sua baita
Quattrocento sono i metri di dislivello che occorre superare prima di varcare la soglia della Val Adamè: un alto gradino roccioso solcato dal sentiero che con stretti zig zag disegna, nel lucente granito a tratti coperto da colate di ghiaccio, l’unico tratto d’impegno fisico di questa bella escursione, poi il paradiso!
La valle Adamè, un’ampia distesa erbosa contemplata dall’alto delle severe pareti rocciose che dividono il pianoro dalla Val Salarno, da un lato, e dal Trentino Alto Adige, dall’altro. Lì, dove un tempo luccicava un antico lago, oggi serpeggia quieto il torrente Poia di Adamè che il gelido vento e le rigide temperature di questo fine autunno hanno ammutolito gelandone ogni rivolo d’acqua. Lì, dove un tempo ogni spostamento umano era tenuto sotto sott’occhio dagli appostamenti militari d’alta quota, oggi si snoda uno dei più importanti e frequentati sentieri delle Alpi, il segnavia 1 dell’Alta Via dell’Adamello.
Alla testata di questo paradiso alpino, la vedretta d’Adamè, o quel che ne resta, ma ancor prima la piccola baita che porta anch’essa lo stesso nome della vallata così come porta lo stesso nome l’associazione che egregiamente cura la sua gestione.
Descrizione del percorso
Partenza dalla Malga Lincino, raggiungibile attraverso la scomoda e stretta stradetta che, dopo aver oltrepassato l’abitato di Valle di Saviore, penetra nel profondo della vallata. Lasciata l’autovettura in corrispondenza della segnaletica sentieristica, imbocchiamo il segnavia 15 CAI che, dopo pochi metri percorsi nel prato, inforca un susseguirsi di zig zag che, a tratti anche ripidi, permette di superare i quattrocento metri di dislivello e di raggiungere, infine, il Rifugio Cai Lissone, a quota 2020 metri di dislivello.
L’unico impegno fisico di quest’escursione è ormai alle spalle e, varcata l’immaginaria porta che si apre una volta terminata la faticosa salita, prepariamoci a metter piede nell’immensa Valle Adamè.
Lasciamo alla nostra destra il Rifugio Cai Lissone e proseguiamo diritti lungo il segnavia 1 CAI, ovvero l’Alta Via dell’Adamello. Molto comodamente fiancheggiamo il tortuoso torrente Poia che tortuoso solca questa bellissima valle glaciale; in poco meno di un’ora e con minimo dislivello, ecco raggiunta la baita Adamè, a quota 2150 metri di altitudine. Attiguo alla baita – rifugio Adamè troviamo un piccolo bivacco invernale con sei posti letto.
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