Sentiero Papa Giovanni XXIII – 1^ parte
25 Novembre 1881: nasceva oggi! Poco dopo le dieci di mattina, in una povera casa nella frazione di Brussico in Sotto il Monte, nasceva il piccolo Angelo Giuseppe Roncalli, colui che divenne il duecentosessantunesimo Vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica, da tutti ricordato con l’appellativo di “Papa Buono”: Papa Giovanni XXIII.
Quanto sia stato “Grande” questo Pontefice non c’è bisogno di ricordarlo. Sono invece piacevolmente meravigliato di quanto “Grande” lo sia stato anche nella sua giovane età, quando appena undicenne scarpinava a piedi da Sotto il Monte sino a Celana per raggiungere il collegio. Un percorso notevole fatto di ben oltre dieci chilometri che si sviluppa su mulattiere e sentieri, tra fitti boschi di castagni e caratteristici borghi sparsi qua e la all’interno di quel lungo corridoio, fiancheggiato da modesti rilievi montani, che danno vita alla Valle San Martino. Un percorso non certo facile che il piccolo Angelo percorreva per necessità dettate dalla povertà della vita di allora ma non certo per povertà di spirito e forza di volontà. Nell’anniversario della sua nascita, a pochi giorni dall’apertura dell’Anno Giovanneo da parte della Diocesi di Bergamo, mi pare doveroso ricordare la figura di Papa Giovanni partendo proprio da qui, da Sotto il Monte e dalla casa natale di Papa Giovanni, per ripercorrere quel sentiero, oggi a Lui dedicato, che il piccolo Angelo percorreva per recarsi al collegio di Celana. Sarà questa l’occasione, non per raccontare la storia di questo Pontefice (non ne sarei all’altezza) ma per raggiungere la Valle San Martino e percorrerne i più importanti sentieri, forse non troppo conosciuti ma di notevole bellezza, che si sviluppano tra dimenticate contrade, fitti boschi ed ampi pascoli, alle pendici del Monte Canto, del Monte Tesoro, dell’Ocone e della Corna Camozzera dove, infine, concluderò questa serie di escursioni autunnali.
Descrizione del percorso
Una stele commemorativa posta all’ingresso della Casa Natale di Papa Giovanni XXIII in Sotto il Monte segna l’inizio del Sentiero Papa Giovanni che, nel primo breve tratto, segue di pari passo la strada asfaltata (via Brussico e via Don Bolgeni) che volge verso Carvico. Dopo qualche decina di metri, imbocchiamo a destra la via Lecchetto per piegare subito a sinistra su un tratto di terra battuta che si collega alla via Cave. Al termine di quest’ultima, giriamo a destra imboccando la via Dante Alighieri che seguiremo sino al suo termine ovvero sino a quando incrocia la via Predazzi. Seguendo le indicazioni sentieristiche in località “Malmetida” proseguiamo lungo la strada che ben presto diventerà una larga e comoda mulattiera che comincia a salire fiancheggiando alcuni ruderi di abitazioni.
Poco oltre, sulla nostra destra, troviamo una seconda pietra commemorativa. Proseguiamo salendo con maggiore pendenza sino a raggiungere la località “Mulini” dove, in corrispondenza di una bella cascina ristrutturata prenderemo verso sinistra lo stretto sentiero abbandonando la comoda mulattiera. Si prosegue fiancheggiando bellissimi muri a secco e godendo dell’esteso panorama alla nostra sinistra, sino a raggiungere la località “Alzata” in corrispondenza del bivio con la strada che conduce verso Tassodine. Pieghiamo a sinistra sino a raggiungere il bivio a quattro vie dove imboccheremo a destra la via Alzata e successivamente la via Valle.
Manteniamoci sulla strada asfaltata che fiancheggia alla nostra destra una estesa coltivazione di viti, sino a quando con leggera salita si raggiunge una santella votiva. Abbandoniamo la strada asfaltata per piegare a sinistra sulla comoda sterrata che man mano si inoltra nel fitto bosco divenendo quasi pianeggiante. Proseguiamo lungo questa mulattiera sino alla località Gavardo dove fiancheggeremo, lasciandolo sulla destra, l’omonimo agriturismo. Nel periodo autunnale questa mulattiere ed i sentieri circostanti sono quasi coperti da ricci e castagne.
Proseguiamo oltre, superando una sbarra di ferro che vieta il passaggio alle autovetture ma ci consente di percorrere quello che ora diviene un classico sentiero montano. Si continua in un ambiente ora più selvaggio, oltrepassando una zona pic nic, sino a sbucare, purtroppo, su un’ampia radura al centro della quale sorge la grigia colata di cemento di una lunga palazzina, forse un Resort, che ha pensato bene di costruire a discapito di ambiente, verde e soprattutto dello storico sentiero di Papa Giovanni XXIII. Vergognoso!
Proseguiamo oltre seguendo le tracce che passano all’estrema destra della radura e fiancheggiano la zona boschiva. Poco oltre, risalito un tratto nel bosco, ci immettiamo nuovamente su un comodo sentiero che discende sino a Pontida ove si conclude la prima parte del Sentiero Papa Giovanni XXIII.